Stamen editore
Pubblicato: 15 settembre 2015
Pagine: 70
ISBN: 9788898697465
Prezzo: € 18,00
L’idea del videogioco inteso come opera d’arte a tutti gli effetti è materia ancora controversa. Sebbene, almeno negli Stati Uniti, i videogames siano protetti legalmente come “prodotti creativi” dalla Corte Suprema, resta ancora da domandarsi se ci troviamo di fronte ad autentici prodotti artistici oppure no.
Se teniamo conto che persino i cosiddetti “art games“, ovvero videogiochi realizzati appositamente allo scopo di superare la barriera del semplice “oggetto d’intrattenimento” per diventare “prodotti d’arte”, siano tutt’ora un argomento di discussione estremamente controverso, ci rendiamo conto di quanto sia difficile, allo stato dei fatti, trovare un riscontro favorevole nella critica e nell’estetica tradizionali.
Tuttavia l’esperienza “antropologica” del gioco contiene da sempre elementi tipici della performance artistica. Questo breve profilo svela come in realtà, oltrepassata la diffidenza iniziale, arte e videogioco sembrino attualmente co-evolvere inarrestabilmente verso un fecondo sodalizio: per l’arte contemporanea il videogioco può infatti rappresentare uno medium unico in cui si intrecciano in forme inedite linguaggi, tecnologie e modalità espressive differenti.