L’esplosione dei video online ha profondamente mutato le abitudini degli utenti e i loro modi di fruire i contenuti. Una tendenza che, sottolinea Akamai, sta spingendo sempre più aziende a ripensare alla loro modalità di comunicazione online.
Non a caso, Ericsson prevede che entro il 2020 il 50% del traffico a banda larga mobile sarà costituito da video, a fronte di 200 milioni di persone che utilizzeranno servizi di IpTv. Nel 2020 la quantità di tempo di fruizione di contenuti on-demand e trasmessi in differita raggiungerà quella della tv lineare e in diretta.
Gli utenti, indica Akamai, si aspettano video di qualità capaci di accompagnare le proprie esperienze digitali, dall’eShopping alla formazione professionale. Saper gestire questa modalità di comunicazione, tuttavia, è sempre più complesso e richiede alle imprese una strategia mirata.
Ragione per la quale, Luca Collacciani, regional manager di Akamai, ha suggerito alcune regole da rispettare per una strategia di comunicazione successo.
Non ignorare il fattore video
Diverse ricerche, indica Collacciani, dimostrano che la fruizione di video online coinvolge gli utenti più di altri strumenti di comunicazione e spesso favorisce gli acquisti. Pertanto, una strategia di comunicazione che non tenga conto di questo potente strumento rischia di far perdere importanti opportunità, che potrebbero essere sfruttate dai competitor.
Considerare tutti i dispositivi
In un mondo iper-connesso come quello odierno, per il manager di Akamai, le aziende devono essere pronte a raggiungere il proprio pubblico su tutti i dispositivi. Per centrare l’obiettivo, è necessario implementare tecniche di transcodifica, prevedere soluzioni integrate per la sicurezza dei contenuti e affidarsi a tecnologie innovative che consentano la massima monetizzazione su tutti i canali.
Rendere sempre fruibili i propri video
Secondo Collacciani, non c’è niente di peggio per un utente di un video che si blocca sul più bello. Per questo motivo, i professionisti responsabili dei contenuti video devono saperne gestire le complessità e saperli rendere accessibili live oppure on-demand su qualsiasi dispositivo. Se internamente non ci sono risorse in grado di farlo, è preferibile affidarsi a un partner esperto, che sappia tenere il passo con le continue innovazioni di cui il settore è protagonista.
Misurare i risultati
Altra regole importante, per poter considerare efficace una strategia video, secondo Akamai è la necessità di misurarne i risultati e ottenere informazioni dettagliate in tempo reale sul comportamento e le preferenze degli utenti. Per questo, va scelta una piattaforma che fornisca oltre alle funzionalità di storage e delivery, anche strumenti per l’analisi dei dati.
Essere preparati al boom dei video online
Per essere in grado di scalare immediatamente e trarre il massimo vantaggio dall’offerta di contenuti video è necessario che la piattaforma media a cui ci si affida sia basata su un’architettura distribuita. In altre parole, tale piattaforma deve tenere il passo con il tasso di crescita del consumo di video a cui assisteremo nel prossimo futuro.
Offerta completa e integrata
Il confine tra intrattenimento ed eCommerce è sempre più sottile. Le aziende devono essere pronte a gestire nuove forme di consumo e di fruizione che derivano da questo cambiamento, come ad esempio quella che coinvolge il primo e il secondo schermo.
Proteggere i contenuti online dagli attacchi esterni
Ultima regole da rispettare è la protezione. Anche i video, conclude Collacciani, possono essere vettori di virus e malware; è essenziale quindi che i contenuti offerti dalle aziende siano protetti. Una soluzione che non prevede strumenti di sicurezza è incompleta e soprattutto rischia di danneggiare il brand e vanificare anni e anni di lavoro.