Se c’è qualcosa di cui non si percepisce l’assenza, sono i servizi video per il web. Purtroppo ognuno di questi ha un problema: esser stato costruito intorno al modello di business dell’azienda che lo propone.
E se pensassimo invece ad un servizio in cui è l’utente che decide di configurarselo attorno al proprio modello di business?
A questo ha pensato WimLabs, una startup innovativa torinese che offre la sua piattaforma WimTV perché gli utenti professionali (nei seguito chiamati utenti) possano svolgere il loro business che consiste nel creare e confezionare diversi tipi di informazione video e distribuirli ad un utente finale (di seguito chiamato fruitore) secondo il modello di business che più gli si addice.
“Asset management” è quindi uno dei principali obiettivi della piattaforma. Per pubblicare un video sul proprio sito web l’utente associa una licenza che descrive le condizioni a cui il video viene messo a disposizione ad un fruitore. I tipi di licenza supportati sono le licenze creative commons e le tipiche licenze di copyright che contengono parametri quali durata, prezzo (anche zero) ecc.
In molti casi vendere un video alla volta può essere difficile. Pertanto WimTV fornisce agli utenti possibilità di raggruppare un set di video in un “abbonamento”, identificato da un nome e con parametri quali prezzo e durata, e di metterlo in vendita.
I contenuti video non devono necessariamente essere statici. Lo streaming di video catturati in tempo reale sta diventando sempre più importante e diffuso. Pertanto WimTV offre agli utenti la possibilità di creare “canali” ognuno contenenti “eventi”. Un evento è determinato da un video catturato dal vivo ad un data ed a un tempo previsto per un dato periodo di tempo. L’utente può anche chiedere a WimTV di convertire l’evento in un file che viene memorizzato automaticamente nell’area dell’utente. Il file video così creato sarà gestito come un video caricato dall’utente che potrà quindi esporlo sul proprio sito.
Un’altra forma di distribuzione offerta da WimTV è il palinsesto di tipo televisivo, cioè lo streaming di una sequenza di file video e di eventi live la cui trasmissione comincia nel tempo specificato a dura per il tempo fissato dall’utente.
Un’altra caratteristica di WimTV è il supporto alle esigenze B2B, oltre alle esigenze B2C. Un video può essere messo in vendita nel “negozio” dell’utente, di nuovo con i due tipi di licenza (creative commons e copyright), ma questa volta le condizioni sono più elaborate, perché un video dato in licenza ad un altro utente per necessità professionali deve anche poter esprimere come il venditore beneficerà delle vendite dell’acquirente.
Per esempio, il venditore può concedere in licenza un video per una somma forfettaria oppure attraverso il prelievo di una percentuale oppure ancora un ammontare fisso per ogni futura transazione effettuata dall’acquirente con il contenuto acquisito. Il venditore può anche decidere che la licenza è concessa solo per la distribuzione su WimTV oppure che l’acquirente può scaricare il video acquisito ed usarlo ovunque.
Infine WimTV fornisce anche un modo innovativo per creare e mandare in streaming video interattivi e navigabili. Questa modalità è stata motivata dal fatto che il video è sì un potente mezzo di comunicazione perché, a differenza dell’audio, ha ha una dimensione spaziale e, a differenza immagini, una dimensione temporale, ma l’attenzione dell’utente è moneta scarsa sul web. Infatti dopo 2 minuti 20% e dopo 5 minuti il 70% dei telespettatori ha abbandonato il video.
Come combinare la limitata disponibilità del fruitore a seguire il filo logico del messaggio fino alla fine con la complessità del messaggio? Come superare il dilemma tra fare una discussione dettagliata – con il rischio perdere l’attenzione dell’utente – e semplificare il messaggio – con il rischio di renderlo incompleto?
WimLabs ha trovato una soluzione che aggiunge al video una nuova dimensione che chiamiamo di “maggiori dettagli a richiesta”. Si tratta di una forma di video “navigabile” chiamata video bridget che lascia al fruitore decidere se vuole “sapere di più” su un dato argomento trattato dal video, seguendo un “bridget”, cioè un collegamento multimediale tra il video principale ed un video di destinazione (o altro contenuto multimediale).
La figura rappresenta un video bridget: nella linea superiore c’è un normale video lineare a cui sono stati “aggiunti” dei bridget. Se il fruitore clicca il bridget di Video1, il video principale si ferma e comincia il Video1. Quando il Video 1 è finito oppure è interrotto dal fruitore, il video principale riparte. La stessa cosa succede per il bridget che porta al Video2. Guardando questo ad un certo punto il fruitore vede il bridget di Image1. Se il fruitore fa clic sun bridget, Video2 si ferma e viene visualizzata Image1. Se l’utente fa clic sul pulsante Indietro (primo pulsante a sinistra) Image1 scompare e Video2 riprende da dove si era interrotto. Se l’utente fa nuovamente clic sul pulsante Indietro il video principale riprende da dove si era interrotto.
Un aspetto innovativo di questa forma “estesa” di video è la possibilità di postare un video bridget sui social, ad esempio su Facebook. Ecco un nuovo strumento per video virali.
L’elenco completo dei servizi WimTV disponibili ad oggi è
| Service | Features |
| WimBox | Hosting di video |
| WimVod | Streaming di video on demand con possibile monetizzazione |
| WimBundle | Creazione di abbonamenti video (con monetizzazione) |
| WimLive | Live streaming con possibile monetizzazione |
| WimCast | Palinsesti in stile televisivo contenenti video ed eventi in diretta |
| WimBridge | Creazione di video bridget (video interattivi e navigabili) |
| WimTrade | Commercio di video |
La figura illustra l’uso dei servizi WimTV e le loro interrelazioni. WimTV è realizzato con una struttura gerarchica, come illustrato in figura.
L’Engine WimTV contiene tutta la logica che sta alla base di tutti i servizi. Tramite i controller dal frontend si accede alle funzionalità dell’Engine attraverso le API di WimTV.
Questa architettura permette ad un utente o di utilizzare le pagine di WimTV, o di di personalizzare le pagine agendo sui front-end con interfacce specifiche o addirittura realizzare un proprio sito (WimTV White Label).
Per saperne di più: www.wimlabs.com