In Europa si sta registrando un forte fermento nel video on-demand. L’arrivo di nuove piattaforma di distribuzione, da Netflix ad Amazon, ha dato nuovo impulso a un settore molto promettente che ha già cambiato gli equilibri dell’industria media.
Le compagnie europee stanno però perdendo terreno.
La Commissione Ue ha appena pubblicato un Rapporto su ‘Lo sviluppo del mercato europeo dei servizi audiovisivi on-demand‘.
Questo Report, 500 pagine, è gratuito e disponibile a piè di pagina. E’ stato realizzato dall’Osservatorio europeo dell’audiovisivo per la Commissione Ue.
Nel Rapporto si rileva che dal 2009 al 2013 il fatturato dei servizi audiovisivi dei 50 gruppi più importanti del mondo è passato da 361,5 miliardi di dollari a 425 miliardi.
La crescita nel 2014 è stata del 3,4%. Nello stesso periodo il turnover delle società europee è sceso da 74,7 miliardi di euro a 65,3 miliardi e la loro quota di mercato è scivolata al 5,3% dal 20,7% del 2009 e dal 15,4% del 2013.
Il declino delle società europee può essere spiegato da diversi fattori.
* La svalutazione dell’euro rispetto al dollaro;
* La vendita di asset europei a gruppi statunitensi (EMI, Blizzard Entertainment);
* Il calo del mercato pubblicitario europeo che impatta sulle entrare dei broadcaster pubblici e privati;
* La stagnazione delle revenue delle emittenti pubbliche;
* Il fatto che la crescita del mercato europeo della pay tv vada principalmente a beneficio dei gruppi USA;
* L’arrivo delle web company americane.
Quest’ultimo punto è quello che caratterizza maggiormente il periodo considerato.
Sebbene i gruppi tradizionali (Time Warner, CBS, Universal, Twentieth First century Fox, Microsoft, Sony, RTL, ProSiebenSat.1 Media) siano molto attivi sul mercato dei servizi audiovisivi online e on-demand, a giocare il ruolo principale sono indiscutibilmente quattro gruppi emergenti: Apple, Amazon, YouTube e Netflix.
Il Rapporto è diviso in 5 sezioni dedicati ai temi fondamentali per comprendere lo sviluppo di questo dinamico settore e il suo impatto sul panorama audiovisivo.
Prevede inoltre tutte le statistiche del 2014 sulla copertura dei servizi on-demand disponibili in Europa, realizzate grazie al database dell’Osservatorio europeo dell’audiovisivo.
Il Rapporto Ue: ‘Lo sviluppo del mercato europeo dei servizi audiovisivi on-demand