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Via libera del Governo Draghi al Ddl Concorrenza. Dalla fibra alle frequenze, cosa cambia per le Tlc?

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Via libera del Governo Draghi alla legge annuale sulla concorrenza. Operazione trasparenza sulle concessioni, fra cui le frequenze radio, con una mappatura di sei mesi.

Via libera del Governo Draghi al Ddl Concorrenza, che diventerà legge dopo la discussione in Parlamento. Ma fra i vari capitoli affrontati nella legge annuale, oltre al riordino dei servizi pubblici di mobilità (dai taxi, agli Ncc a Uber), all’energia e al rinnovo delle concessioni balneari, c’è un tema generale che sta a cuore al presidente del Consiglio: il riordino delle concessioni, di tutti i beni dello Stato in concessione. Fra questi anche le frequenze radio, su cui viaggia il segnale della banda larga mobile. 

Mappatura delle frequenze

Sulle concessioni Draghi vuole un’operazione “trasparenza” che durerà sei mesi: “Mappiamo tutte le concessioni in essere, come quelle relative alle spiagge, alle acque minerali e termali, alle frequenze. Si tratta di un provvedimento analogo a quanto ci apprestiamo a fare con il catasto”, ha detto. e saranno poi i cittadini a valutare: “Ci aspettiamo – ha proseguito – che questo esercizio metta in evidenza la frammentazione delle competenze tra amministrazioni centrali e territoriali e la scarsa redditività per il Governo della maggior parte delle concessioni”. 

Benvenga una nuova mappatura chiara e trasparente delle frequenze in Italia, considerato il valore di un bene scarso di cui ci sarà sempre più fame, di pari passo con la diffusione del 5G e con la crescita del traffico dati in mobilità.

Sarà interessante verificare, una volta realizzato questo nuovo “catasto” delle frequenze, cosa ne sarà delle porzioni di spettro radio non usato e non valorizzato a dovere. Lo spettro è pur sempre un bene scarso, soprattutto in tempi di 5G.


Telefonia, niente servizi premium senza consenso

La legge sulla concorrenza contrasta il fenomeno delle attivazioni di servizi inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Adesso le compagnie telefoniche devono acquisire la prova del previo consenso del cliente prima di addebitare costi di servizi in abbonamento offerti da terzi. L’obiettivo è contrastare il persistente fenomeno delle attivazioni inconsapevoli, fraudolente e irregolari. Si stabilisce il divieto anche di attivare senza il consenso espresso e documentato dell’utente servizi in abbonamento da parte degli stessi operatori o di terzi, inclusi quelli per contenuti digitali forniti con SMS e MMS, sia tramite connessione dati, con addebito su credito telefonico o documento di fatturazione.

Semplificazioni per la fibra

sulla fibra si chiede agli operatori di rete e ai gestori di infrastrutture di coordinarsi quando realizzano interventi nella stessa area, per evitare la “duplicazione” di scavi, e per snellire il processo di richiesta dei permessi. L’Agcom vigila e può sanzionare inadempienze.

Le nomine sulle authority

Per rafforzare l’indipendenza delle varie authority (da Antitrust, a Consob, da Agcom al regolatore dei trasporti a quello dell’energia) la nuova legge sulla concorrenza rivede le procedure di selezione di presidenti e componenti, affidando la selezione dei candidati a un “Comitato tecnico” indipendente e di chiara fama.

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