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Vi ricordate la telefonata fake di Biden? Multa di 1 milione per la società di TLC Usa che l’ha trasmessa

Biden

La Federal Communications Commission (FCC) ha sanzionato Lingo Telecom con una multa di 1 milione di dollari per aver trasmesso la registrazione robotica fake di un messaggio vocale del presidente Biden che esortava gli elettori a non presentarsi alle primarie del New Hampshire, definendole un “mucchio di sciocchezze”.

Un avvertimento alle telecomunicazioni

È un bell’avvertimento per chi usa l’intelligenza artificiale per fini elettorali. Infatti la FCC rende obbligatorio per gli spot politici trasmessi in televisione e radio di rivelare qualsiasi contenuto generato dall’intelligenza artificiale.

Lingo Telecom è stata quindi sanzionata solo per aver trasmesso le telefonate fake: mentre l’organizzazione che ha effettuato la registrazione è Life Corporation, già protagonista nel 2003 per aver distribuito “pubblicità indesiderate preregistrate illegali”.

La FCC spera che la multa scoraggi le Telco dal veicolare campagne di disinformazione. Ma come evitarle?

Lingo ha accettato pagare la sanzione. “Questo accordo invia un forte messaggio ai fornitori di servizi di comunicazione che sono la prima linea di difesa contro queste minacce. Saranno ritenuti responsabili qualora non dovessero fare la loro parte per proteggere il pubblico americano“, ha affermato il capo dell’FCC Enforcement Bureau Loyaan Egal.

Secondo la FCC, gli elettori hanno il diritto di sapere se l’identità del chiamante è autentica o in caso di contenuto generato dall’intelligenza artificiale deve essere chiaramente comunicato al pubblico. La FCC non ha l’autorità di regolamentare i servizi di streaming o i social media.

Il “consulente politico” dietro alle telefonate è Steve Kramer, che lavorava per la campagna presidenziale del candidato democratico Dean Phillips: ora deve affrontare accuse penali nel New Hampshire, tra cui reati elettorali (come “impersonificazione di un candidato”) e rischia una multa di 6 milioni di dollari. Kramer ha affermato che il suo obiettivo non era influenzare le elezioni, ma piuttosto sensibilizzare sui pericoli dell’AI.

Ma chi ci crederà?

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