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Vestager: “Batterò le big tech. In arrivo nuove regole”

“Non credo che le big tech (i cosiddetti Over The Top) siano ormai troppo grandi e potenti per essere regolate e anzi è proprio quello che ci apprestiamo a fare con il Digital Services Act e il Digital Market Act” dice a MF-Milano Finanza Margrethe Vestager, Commissario europeo per la concorrenza e vice presidente esecutivo di “A Europe Fit for the Digital Age”, nella lunga intervista esclusiva pubblicata nel numero di MF-Milano Finanza in edicola domani riferendosi allo strapotere di Amazon, Apple, Facebook, Google e Microsoft. Gli argomenti toccati sono di grande importanza e attualità, visto che proprio oggi la Commissione ha annunciato l’apertura di un’inchiesta approfondita nei confronti di Facebook per presunte attività di concorrenza sleale nell’utilizzo dei dati di utenti e inserzionisti per agevolare il proprio servizio di compra-vendita Marketplace.

“I due regolamenti hanno come obiettivo di imporre doveri alle grandi e soprattutto alle grandissime società senza appesantire gli oneri sulle piccole e medie imprese” aggiunge Vestager che spiega come ci siano dei limiti (doveri e divieti) che i gatekeeper (appunto gli OTT) non possono superare con le loro piattaforme digitali che sovrintendono all’ingresso della Rete. Il punto dice il Commissario, che rilascia raramente interviste e quando parla lo fa con estrema chiarezza, è “stabilire l’identità dei gatekeeper, il che aprirà il mercato e lo renderà contendibile”.

Per quanto riguarda il rischio di aggravi burocratici per le PMI europee, paventato da alcuni, Vestager chiarisce come “i due regolamenti mirino a sviluppare il mercato digitale europeo e migliorare l’accesso ai capitali per le piccole e medie imprese”.

Fra i vantaggi principali del Digital Market Act (Dma), il Commissario indica la maggior velocità dell’azione regolamentare e l’ampliamento dell’offerta a vantaggio dei consumatori laddove si regolino “i comportamenti anti-concorrenziali delle grandi piattaforme che ostacolano lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi o più economici da parte dei concorrenti, causando un danno ai consumatori”. Per fare un esempio, “quando entrerà in vigore, il Dma imporrà l’obbligo di ospitare più app store sugli smartphone, spezzando il monopolio di Apple e moltiplicando l’offerta per i consumatori. Io vivo a Bruxelles e se non sono contenta dei prezzi dei supermercati Delhaize posso andare al Carrefour. Un consumatore insoddisfatto dei prezzi dell’App Store non ha altro negoziante online a cui rivolgersi”.

Vestager parla anche del colosso Apple che impone una commissione del 30% sugli abbonamenti alle app di streaming musicale sottoscritti tramite l’App Store degli iPhone e che ‘’impedisce a questi sviluppatori di entrare in contatto diretto con i clienti per offrire loro alternative più economiche’’. Questa la sua visione: se non puoi avere il controllo del rapporto con i clienti attuali e potenziali, chi avrà interesse a investire nella tua innovazione?”

Infine, un punto di vista che si sposta dal digitale al mondo del football e riguarda il tanto criticato progetto Superlega immaginato da alcuni club europei: “Non mi intendo molto di calcio, ma tendo a pensare che per costruire una Lega servono dei club e al momento questo requisito manca”.

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