Tutti sanno che a Roma il traffico è caotico e congestionato quasi tutti i giorni dell’anno, ma il nuovo documento del Censis “Roma verso il Giubileo” toglie ogni dubbio e aggiunge dati concreti sul danno sociale ed economico delle automobili in città.
A Roma circolano 2,5 milioni di veicoli, di cui 1,9 di automobili, per un tasso di motorizzazione elevatissimo (856 veicoli ogni 1.000 abitanti), che non ha eguali tra le grandi capitali europee (a Parigi è pari a 415 veicoli ogni 1.000 abitanti, a Londra scende a 398). A causa del traffico, nelle ore di punta del mattino, il tempo medio di spostamento di chi viaggia in auto a Roma si attesta sui 45 minuti.
In un panorama del genere il trasporto pubblico locale (Tpl) non esce nel migliore dei modi e infatti assorbe appena il 28% della domanda di mobilità generale. Un dato che non sfugge ai romani, secondo i quali (il 58%): il principale fattore che manca alla capitale per essere una città moderna è proprio un efficiente sistema di trasporto pubblico.
Gli impatti negativi non riguardano solo il tempo perso nel traffico, l’inquinamento e il rumore, ma anche i 16.000 incidenti stradali annui, dovuti anche al cattivo stato del manto stradale, con oltre 20.000 feriti e 150 vittime: un fenomeno che in termini complessivi ha un costo sociale stimato in 1,3 miliardi di euro (quasi 500 euro a testa all’anno).
A Roma le linee della metropolitana servono 278 milioni di passeggeri l’anno, con una estensione di 53 km. Un dato negativo, se confrontato con le altre grandi capitali d’Europa, dove si va dai 146 km di Berlino ai 213 km di Parigi, dai 293 km di Madrid fino ai 402 km di Londra.
la rete del trasporto pubblico di superficie su gomma è invece tra le più estese d’Europa: più di 3.500 km di Linee, 7.000 fermate, oltre 2.000 bus impiegati. Peccato sia scarsamente efficiente e malamente organizzato, con mezzi sovraffollati su alcune linee e in alcuni orari, e quasi un terzo caratterizzato da insufficienti livelli di utilizzo da parte dell’utenza.
Ovviamente il traffico congestionato ha ripercussioni notevoli sulla qualità del servizio Tpl e sulla velocità di viaggio, che è bassissima: nell’ora di punta del mattino il tempo medio di viaggio, per chi usa l’autobus, si attesta sui 50 minuti per spostamenti che in media sono di poco superiori a 10 km.
Per quanto riguarda il trasporto su ferro, degli attuali quasi 60 km di linee (compresa la tratta di 5 km Centocelle-Lodi della linea C di imminente apertura) quasi la metà (il 47%) è stata aperta dal 1995 a oggi: un ritmo di realizzazione (1,4 km l’anno) uguale a quello registrato a Milano nello stesso periodo. I treni metropolitani, invece, vedranno finalmente il tanto atteso completamento dell’anello ferroviario entro il 2017, quando sarà realizzato il collegamento tra Vigna Clara e Valle Aurelia.
Nonostante la domanda potenziale sia in crescita e l’annuncio dell’imponente progetto del Grab, l’uso della bicicletta è ancora trascurabile: con 258 km, Roma è la città italiana con la maggiore estensione di piste ciclabili.
Tra le novità più interessanti sul fronte della mobilità romana c’è il servizio di car sharing a flusso libero, promosso da Car2Go, con 500 auto, e da Enjoy-Eni, con 600 vetture. Dopo pochi mesi dall’avvio del servizio, gli abbonati sono più di 100.000.
Dati fondamentali che il Comune e la Città metropolitana di Roma devono tenere in considerazione, sia per l’aumento del flusso di pendolari interni ed esterni (oggi il 26% dei romani abita fuori dal raccordo anulare, per un flusso di ingresso in città di 820 mila persone al giorno), sia per i turisti (16,3 milioni arrivati nel 2014 e quasi 39 milioni di presenze, per una media giornaliera di 107.000 persone), che con il Giubileo straordinario che avrà inizio proprio quest’anno aumenteranno in maniera sensibile, con un impatto notevole sul critico panorama romano dei trasporti descritto dal Censis.