VERO O FALSO? Tra pandemia e guerra in Ucraina, siamo bersagliati costantemente da argomenti che investono la nostra vita in modo divisivo. Mai come in questi casi occorrerebbero pareri multipli da fonti autorevoli, invece siamo bersagliati da Fake news di ogni tipo, mentre influencer veri si alternano con “pifferai magici”, in una costante rincorsa tra Vero e Falso. La rubrica è curata da Glauco e Dora Benigni. Per consultare tutti gli articoli clicca qui. Per seguire il canale Telegram “Vero o Falso?” https://t.me/verofalso.
Una protesta contro l’esaltazione delle armi come soluzione.
Ancora online, nonostante i tentativi di censura su YouTube, l’intero spettacolo del 2 Maggio 2022 di Michele Santoro al Teatro Ghione di Roma.
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Biden soffia sul fuoco ucraino per estendere il conflitto ad un livello globale
È una strategia molto pericolosa quella che stanno adottando gli Stati Uniti in Ucraina, che potrebbe addirittura portare a un’escalation e allargare così il conflitto oltre i confini del Paese ex-sovietico. A sostenerlo è una firma prestigiosa della rivista statunitense Foreign Policy, Michael Hirsh, in un articolo pubblicato nelle scorse ore che racconta i dubbi che molti esponenti dell’establishment della politica estera degli Stati Uniti stanno avanzando nei confronti della strategia dell’amministrazione Biden che tutto sembra fuorché voler trovare una soluzione diplomatica, come ha peraltro sottolineato di recente l’economista Jeffrey Sachs al Corriere della Sera.
La diplomazia è rimasta al palo, soggiogata dagli interessi delle grandi potenze, vittima di una strategia che può condurre a uno stato di guerra permanente. Per “procura”, per il momento. In futuro, chissà.
Fonte: https://it.insideover.com/guerra/biden-puo-trasformare-lucraina-in-un-conflitto-globale.html
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Il capo della CIA ha detto al governo Bolsonaro di non interferire con le elezioni in Brasile
Allarme gaslighting. La CIA sta dicendo al presidente del Brasile di non interferire nelle prossime elezioni di ottobre. Leggilo due volte. Deve essere il lavoro della CIA interferire nelle elezioni, e non apprezzano la concorrenza (Xoaquin Flores)
Reuters: Il capo della CIA ha detto al governo Bolsonaro di non interferire con le elezioni in Brasile, dicono le fonti – “Il direttore della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti l’anno scorso ha detto ad alti funzionari brasiliani che il presidente Jair Bolsonaro dovrebbe smettere di mettere in dubbio il sistema di voto del suo paese prima delle elezioni di ottobre, hanno detto le fonti a Reuters.
I commenti precedentemente non riportati del direttore della CIA William Burns sono arrivati in una riunione intima e a porte chiuse a luglio, secondo due persone che hanno familiarità con la questione, che hanno parlato a condizione di anonimato. Burns era, e rimane, il più alto funzionario degli Stati Uniti ad incontrarsi a Brasilia con il governo di destra di Bolsonaro dall’elezione del presidente americano Joe Biden. Una terza persona a Washington che ha familiarità con la questione ha confermato che una delegazione guidata da Burns ha detto agli aiutanti di Bolsonaro che il presidente dovrebbe smettere di minare la fiducia nel sistema di voto del Brasile. Questa fonte non era certa che il direttore della CIA stesso avesse espresso il messaggio“.
Fonte: https://archive.is/aYS6C
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Chi ha aiutato le forze ucraine ad uccidere i generali russi? Secondo il NYT sono stati i servizi segreti americani
I servizi segreti americani hanno davvero aiutato le forze armate ucraina a localizzare e uccidere alcuni generali russi? Stando a quanto rivelato dal New York Times, che cita alti funzionari degli Stati Uniti, senza alcun dubbio. I dati di intelligence forniti dagli 007 Usa, relativi anche alle basi militari mobili delle truppe russe, avrebbero consentito a Kiev di attuare queste operazioni mirate. Per l’esattezza l’Ucraina rivendica l’uccisione di 12 generali di Mosca sul campo di battaglia, ma il Nyt spiega che le sue fonti non hanno voluto fornire dettagli sul numero esatto di generali uccisi grazie al contributo delle spie americane, perché Washington vieta loro di spiattellare alla stampa informazioni top secret.