Sono due tra i volti chiave di questa edizione della 72esima Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia: i giovani attori Alessandro Borghi e Ondina Quadri non solo si sono distinti per essere due interpreti emergenti di questa edizione, ma sono stati anche celebrati dalla critica per il loro talento in ruoli importanti di due diverse pellicole importanti di questa edizione.
Ai due giovani attori è andato il NUOVOIMAIE TALENT AWARD questa mattina a Venezia, nello spazio Luce – Cinecittà dell’Hotel Excelsior.
A premiarli due colleghi più “anziani”, Barbara Ronchi e Gianmarco Tognazzi, affiancati dall’esperienza di un’altra grande attrice del nostro cinema: Ottavia Piccolo.
Il premio NUOVOIMAIE Talent Award è stato voluto da NUOVO IMAIE, la collecting fondata e gestita da soli artisti che si occupa di riscuotere e distribuire i diritti di oltre 400mila interpreti in Italia e all’estero derivati dalle utilizzazioni delle loro opere registrate. I premiati sono stati scelti insieme al Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani e al Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, i cui rispettivi presidenti – Franco Montini e Laura Delli Colli – erano entrambi presenti alla premiazione di questa mattina.
I premi sono stati attribuiti con le motivazioni seguenti: Ondina Quadri, come miglior attrice italiana esordiente per l’eccezionale capacità artistica espressa in “Arianna” di Carlo Lavagna, e Alessandro Borghi come miglior attor italiano emergente per le straordinarie capacità interpretative dimostrate in “Non essere cattivo” di Claudio Caligari.
“Sono molto felice – ha detto Ondina Quadri – ringrazio il NUOVOIMAIE e chi ha fatto il film con me, con cui condivido il premio”.
Sulla stessa linea Alessandro Borghi: “Dedico questo premio a tutto il cast del film con un pensiero speciale al regista Claudio Caligari che non è più con noi e che ha creduto in me”.
“Da anni il nostro Istituto – ha aggiunto il presidente del NUOVOIMAIE Andrea Micciché – oltre a raccogliere e distribuire i compensi legati al diritto connesso, svolge un ruolo di supporto agli artisti attraverso diversi iniziative di sostegno. Siamo orgogliosi di tutto quello che stiamo facendo e che faremo per la promozione dei giovani talenti italiani”.
Gianmarco Tognazzi ha colto l’occasione, inoltre, per ringraziare la collecting per questo ruolo attivo di supporto al cinema italiano, non ultimo proprio con progetto nato nell’ambito della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia attraverso il quale NUOVO IMAIE ha contribuito al restauro de “I Mostri” di Dino Risi, pellicola del 1963 con Vittorio Gassman e Ugo Tognazzi, selezionata tra i 100 film italiani da salvare.
Ondina Quadri ha interpretato il discusso personaggio di Arianna, nell’omonimo titolo diretto dal debuttante Carlo Lavagna e presentato come primo film italiano in Concorso nella sezione Giornate degli Autori di Venezia. Arianna è anche uno dei 7 titoli in corsa per il Queer Lion, premio che da quasi 10 anni, ormai, viene assegnato alla miglior pellicola con “Tematiche Omosessuali & Queer Culture” tra quelle presentate alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il film racconta di una diciannovenne alla ricerca di sé e della propria identità sessuale, della scoperta di non sentirsi pienamente una donna ma non potersi definire nemmeno un uomo; Lavagna è riuscito a trattare con straordinaria delicatezza un tema inedito per la cinematografia nostrana come l’intersessualità e per realizzare il film ha coinvolto la comunità LGBT intervistando anche degli ermafroditi.
Alessandro Borghi, invece, si è distinto in Non essere cattivo, film postumo di Claudio Caligari, il regista aronese morto il 26 maggio scorso, presentato a Venezia 72 Fuori Concorso da Valerio Mastandrea e dagli stessi protagonisti come Borghi e Luca Marinelli. Bella l’interpretazione di Borghi nel ruolo di Vittorio, amico per la pelle di Cesare (Marinelli) nella Ostia del 1995. Figli della strada, i due conoscono solo un modus vivendi, fatto di notti in discoteca, macchine potenti, alcool, spaccio di cocaina. Valgono il film i suoi occhi lucidi quando incontra l’ex-fidanzata (Silvia D’Amico) che esce di casa tenendo in braccio il bambino nato dalla sfortunata relazione con Cesare, ormai scomparso. In quella commozione, e in pochi attimi, si percepisce il desiderio di riscatto e la voglia di una vita migliore.