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Vendita online di smartphone e tablet. Il Dl Fiscale punta a recuperare 100 milioni da frodi Iva

Fino all’anno scorso sui siti Gli Stockisti e Console Planet era possibile acquistare smartphone, televisori, console e videogiochi con uno sconto del 20% rispetto alle altre piattaforme online. Poi è stato scoperto che non veniva pagata l’Iva. Gli accertamenti della Polizia e dell’ufficio delle Dogane di Roma hanno consentito di accertare un’evasione di oltre 50 milioni. Siti chiusi e 18 ordinanze di custodia cautelare emesse.

Per evitare continui casi di frodi dell’Iva nella vendita online di telefoni cellulari, console da gioco, tablet Pc e laptop, M5S e Lega hanno presentato rispettivamente, in Commissione Finanze e Tesoro del Senato, due emendamenti al decreto Fiscale.

Ecco le novità proposte:

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L’Osservatorio Permanente per la Tutela in Italia del Mercato dell’Elettronica (Optime) ha riscontrato numerosissimi casi nei quali imprese di dubbia affidabilità hanno tratto vantaggio dal potersi appoggiare a piattaforme di vendita online per avere accesso al mercato. Tale circostanza sta dando luogo non solo ad illeciti di varia natura ma anche a diffusi fenomeni di distorsione della leale concorrenza tra operatori del commercio.

L’obiettivo degli emendamenti è, quindi, garantire l’effettivo versamento dell’IVA da parte di società che vendono specifici beni (telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop) soggetti al meccanismo dell’inversione contabile, per mezzo delle piattaforme online.

Obiettivo degli emendamenti:  recuperare 100 milioni da frodi dell’Iva e porre fine alla concorrenza sleale

La norma non prevede costi e, al contrario, contribuisce ad aumentare la certezza del pagamento dell’imposta sul valore aggiunto relativamente ai beni soggetti a reverse charge. Il valore delle transazioni di telefoni cellulari, console da gioco, tablet PC e laptop è di oltre 2 miliardi di euro annui pari a un gettito IVA che, in assenza di evasione, dovrebbe superare il 450 milioni di Euro.

Aires, Associazione Italiana dei Rivenditori di Elettronica e di Elettrodomestici Specializzati, stima che “il valore evaso annualmente in questo campo sia di oltre 100 milioni di euro, che verrebbero al contrario certamente recuperati tramite l’entrata in vigore di questa modifica normativa”.

I due emendamenti presentati da M5S e Lega sono esaminati oggi nella VI Commissione Finanze e Tesoro del Senato.

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