L'indagine

Vendita illegale di vaccini sul dark web: anche in Italia si comprano dosi a 155 euro via Telegram

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Indagine della Guarda di Finanza su attività di vendita illecite nel nostro Paese di vaccini contraffatti, tramite il servizio di messaggistica istantanea, per singole dosi o interi stock di fiale (fino a 800). Si pagava in criptovaluta. Sono solo una truffa, ma un pericolo concreto per la salute del singolo e della collettività.

È da qualche settimana che in tutto il mondo si raccolgono denunce relative alla vendita illecita di vaccini tramite i marketplace del dark web. Anche in Italia è accaduto, grazie ad un apposito canale Telegram.

Il giro di vendite illecite è stato scoperto a seguito di un’indagine condotta dal Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche della Guardia di Finanza, da cui è emerso che nel nostro Paese era possibile via social acquistare dal mercato nero di internet sia singole dosi, sia interi stock di fiale.

Vaccini sul mercato nero italiano

Il listino prevedeva 155 euro per la singola dose e fino a 20 mila euro per uno stock di 800 fiale.

Si garantiva anonimato, riservatezza, tracciabilità della spedizione, imballaggio alla giusta temperatura sempre controllato e in alcuni casi si offriva anche la dose di richiamo.

Un business redditizio che ha attratto migliaia di persone interessate ad immunizzarsi dal virus senza attendere le tempistiche della campagna vaccinale in corso”, si legge nel comunicato che accompagna la notizia.

Per accaparrarsi i vaccini si doveva entrare nel canale Telegram preposto alle vendite, ma ci si riusciva solo previa autorizzazione del gestore.

Una volta entrati si poteva dare un’occhiata ai tanti annunci, quindi sbirciare alla vetrina dell’attività, dopo di che si veniva indirizzati verso i fornitori del prodotto desiderato, si pagava in criptovalute e si chiudeva l’affare prendendo nota delle garanzie e i tempi di consegna.

Per qualsiasi problema c’era anche un servizio clienti tramite messaggistica privata.

Indagine ancora in corso

Le indagini della GdF, coordinate dal Procuratore Aggiunto presso la Procura

della Repubblica di Milano, Eugenio Fusco, e dirette dai Sostituti Procuratori, Bianca Maria

Baj Macario e Maura Ripamonti, sono ancora in corso e dovranno cercare di capire in che modo si concretizzava la commercializzazione dei vaccini.

C’è da scoprire la provenienza della merce e la rete dell’organizzazione criminale, presentata come “intenta unicamente a monopolizzarne il traffico clandestino e truffare gli ignari acquirenti”.

Al di fuori del giudizio etico, chi cerca di procurarsi vaccini in questo modo, tramite canali illegali del dark web, non solo è fortemente soggetto a truffe e frodi economiche, ma deve essere pienamente consapevole che si tratta nella stragrande maggioranza dei casi di vaccini contraffatti, non solo inefficaci contro il Covid-19, ma potenzialmente pericolosi per la salute del singolo e per la salute pubblica.

Un mercato nero sempre più globale

Una minaccia alla sicurezza della nostra salute e di quella pubblica che è stata rilanciata dai media internazionali già nei giorni scorsi, quando sulla Bbc si informava della vendita illegale tramite marketplace del dark web di dosi di vaccino AstraZeneca, Sputnik o Johnson & Johnson per un prezzo che variava tra 500 e 1000 dollari a dose.

Non solo, gli annunci pubblicizzavano anche la possibilità di acquistare per 150 dollari false certificazioni di vaccinazione o falsi test negativi a 25 dollari l’uno.

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