Il Regno Unito fa un altro decisivo passo in avanti per lo sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili e della mobilità elettrica (eMobility). Ha preso il via in questi giorni la prima fase di test del progetto “Vehicle-to-grid” (V2G).
Grazie all’installazione e il collegamento alla rete nazionale elettrica britannica (National Grid) di 100 unità V2G Enel in 100 siti predefiniti, il test consente ai proprietari dei veicoli elettrici Nissan di rivendere alla rete l’energia accumulata nelle batterie dei loro veicoli.
Il progetto è conseguenza dell’accordo siglato a Parigi, in occasione di COP21, tra la casa automobilistica giapponese e l’energy company italiana, per la sperimentazione della nuova tecnologia e l’installazione delle prime 40 unità V2G in Danimarca a gennaio del 2016.
La stessa tecnologia V2G, una volta sviluppata su vasta scala, cambia le prospettive dei proprietari di veicoli elettrici per i quali potrà costituire una fonte alternativa di reddito. Con tale soluzione, ha spiegato Paul Willcox, il presidente di Nissan Europa, “offriamo ai clienti la possibilità di rivendere l’energia alla rete con un ritorno economico, garantendo loro un incentivo finanziario in cambio di una scelta di sostenibilità”.
“L’installazione della nostra tecnologia di ricarica a due vie sosterrà l’integrazione dei flussi di energia rinnovabile non programmabili nella rete elettrica e contribuirà allo sviluppo della mobilità elettrica nel Paese”, ha dichiarato Ernesto Ciorra, responsabile Innovazione e Sostenibilità di Enel.
I veicoli elettrici Nissan, infatti, diventano centrali mobili con cui accumulare e rimettere in rete l’energia non utilizzata, rivendendola e stabilizzando la rete energetica nazionale, anche in previsione di una rapida crescita del mercato dell’eMobility.
La colonnina intelligente è in grado di caricare e scaricare la batteria del veicolo a seconda delle esigenze, con la gestione bidirezionale dei flussi affidata a un nuovo software creato appositamente dagli ingegneri Enel.
Il test del Vehicle-to-Grid nel Regno Unito rappresenta un significativo passo in avanti nella gestione dell’energia rinnovabile, contribuendo a delineare il futuro di industrie, città e società. Le automobili in questione permetteranno di redistribuire l’energia elettrica in eccesso magari dirottandola su case, uffici, scuole e ospedali.
Nel 2020 i veicoli elettrici in circolazione in Gran Bretagna potrebbero essere 700.000, il che richiederebbe ulteriori 500 MW. Se oggi tutti i 18.000 veicoli elettrici Nissan in circolazione sulle strade britanniche fossero collegati alla rete energetica, spiegano in un comunicato congiunto Nissan e Enel, fornirebbero la stessa quantità di energia di una centrale elettrica da 180 MW.
Proiettando questa possibilità in un futuro in cui tutti i veicoli sulle strade britanniche saranno elettrici, la tecnologia vehicle-to-grid rappresenterà una centrale virtuale da 370 GW, capace di soddisfare la domanda di tre paesi delle dimensioni di Regno Unito, Germania e Francia.