La Raccomandazione della Commissione europea e la valutazione di rischio per i settori tecnologici più critici
L’innovazione tecnologica e soprattutto la sua diffusione a ogni livello della nostra società, compreso anche quello civile e militare, porta con sé dei rischi che vanno attentamente valutati in questo momento storico estremamente delicato sia a livello comunitario, sia globale.
La Commissione europea ha adottato una Raccomandazione su diversi settori tecnologici considerati critici per la sicurezza e la stabilità economica e finanziaria dell’Unione europea e di tutti gli Stati membri.
Sono diversi i settori tecnologici selezionati dalla Commissione, in particolare le tecnologie avanzate dei semiconduttori (microelettronica, fotonica, chip ad alta frequenza, apparecchiature per la produzione di semiconduttori);
tecnologie di intelligenza artificiale (high performance computing, cloud ed edge computing, analisi dei dati, visione artificiale, elaborazione del linguaggio, riconoscimento di oggetti);
tecnologie quantistiche (informatica quantistica, crittografia quantistica, comunicazioni quantistiche, rilevamento quantistico e radar).
Su queste tecnologie la Commissione chiede agli Stati membri una “valutazione collettiva” da portare a termine entro la fine dell’anno in corso.
Tecnologie che cambieranno la nostra vita
La Raccomandazione, che è parte integrante della comunicazione congiunta per una strategia europea di sicurezza economica, contiene alcune linee guida per organizzare e strutturare le valutazioni comuni dei rischi, che comprende la consultazione del settore privato e la massima attenzione alla riservatezza dei dati.
Si tratta di tecnologie dall’enorme potere abilitante e trasformativo, che hanno e avranno profondi impatti sulla nostra vita, la quotidianità di tutti (quindi anche a livello economico, finanziario, lavorativo, aziendale, sociale).
Si tratta di soluzioni, servizi e strumenti che possono migliorare progressivamente prestazioni ed efficienza di interi settori economico-finanziari, che allo stesso tempo possono anche essere utilizzate in maniera impropria, magari in violazione dei diritti umani e delle libertà fondamentali, o per minare la pace e la sicurezza collettiva.
Ulteriori iniziative entro il 2024
Per questo il lavoro della Commissione e di tutti gli Stati membri sarà particolarmente importante per la tutela dei diritti fondamentali e per affrontare al meglio i rischi legati alla resilienza delle catene di approvvigionamento, alla sicurezza fisica e informatica delle infrastrutture critiche, alla sicurezza tecnologica e alla fuga di informazioni sensibili relative a tutti questi ambiti.
Alla luce del dialogo aperto con gli Stati membri sul calendario e sulla portata delle azioni da approntare, la Commissione presenterà ulteriori iniziative entro la primavera del 2024.