L’avviso pubblico ha ad oggetto la concessione di contributi regionali per proposte di intervento che dovranno essere ispirate al recupero e miglioramento di quelli che possiamo definire come luoghi della comunità ossia di quei beni, manufatti, siti e spazi urbani che rivestono un particolare valore storico e simbolico per la collettività locale e che possono, altresì, rappresentare un motivo di attrazione per visitatori e turisti.
Le finalità perseguite sono le seguenti:
– Sviluppo dell’aggregazione sociale e della vita comunitaria, con particolare attenzione agli aspetti e comportamenti collettivi radicati nelle tradizioni locali che costituiscono parte del patrimonio culturale immateriale;
– Miglioramento del decoro e dell’estetica urbana inteso non solo come attrattiva turistica ma come miglioramento della consapevolezza da parte degli abitanti del valore storico e della bellezza del proprio borgo e di alcuni aspetti in particolare;
– Sviluppo degli spazi dedicati alle attività culturali e ricreative, con particolare riferimento al recupero di attività tradizionali, spazi di coworking, valorizzazione dei prodotti locali, attività delle associazioni locali.
Soggetti beneficiari
La domanda di contributo può essere presentata da piccoli comuni, ossia comuni con popolazione residente fino a 5000 abitanti.
Tipologia di interventi ammissibili
Le proposte progettuali potranno prevedere i seguenti tipi di intervento:
· Interventi di sistemazione di strade, piazze e giardini finalizzati al recupero di un’identità dei luoghi anche attraverso il potenziamento dell’aggregazione sociale;
· Interventi di adeguamento di edifici e spazi aventi lo scopo: o di sviluppare l‘aggregazione sociale attraverso attività culturali e ricreative con particolare riferimento al recupero e alla valorizzazione di attività tradizionali locali; o di sostenere l‘imprenditoria giovanile legata alla promozione del territorio e dei suoi prodotti;
· Realizzazione e/o riqualificazione di collegamenti pedonali tra i beni e i siti culturali e ambientali di maggior pregio;
· Interventi di manutenzione e restauro di beni storici, artistici, architettonici, demo-etnoantropologici e di aree verdi di pregio ambientale e paesaggistico;
· Interventi di valorizzazione degli spazi urbani ed extra-urbani attraverso la realizzazione di opere e installazioni d’arte
Tipologie di spese ammissibili
Ai fini dell’erogazione dei contributi regionali, saranno considerate ammissibili le seguenti spese: a. Spese per l’esecuzione di lavori, a corpo o misura, anche in economia;
b. Spese per pubblicazione bandi di gara;
c. Spese per allacciamenti a pubblici servizi;
d. Spese per la sostituzione o l’adeguamento e messa a norma degli impianti esistenti;
e. Spese per lavori accessori connessi alla fruizione e accessibilità dei luoghi, incluse opere di sistemazione paesaggistica;
f. Spese per l’acquisizione di autorizzazioni, pareri, nulla osta e altri atti di assenso da parte delle amministrazioni competenti;
g. Spese tecniche di progettazione (compresi rilievi, accertamenti, indagini geognostiche e geotecniche o studi di impatto ambientale), direzione lavori, coordinamento della sicurezza e collaudi, incentivi. Tali spese non possono superare il 20% delle spese complessive previste nel progetto;
h. Acquisto di attrezzature, allestimenti e arredi ed altre forniture di beni durevoli connessi e funzionali ai lavori da realizzare e alla fruizione pubblica del luogo
i. IVA su lavori, imprevisti e spese generali, solo se non recuperabile, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente;
j. Spese di promozione del bene/luogo oggetto dell’intervento, nel limite massimo del 10% dei costi complessivi previsti, sia per la promozione in genere, sia per la promozione e il sostegno di attività educative e didattiche.
L’importo dei lavori ammissibili è determinato facendo riferimento ai prezzari regionali vigenti. Per le voci di spesa non previste nei prezzari, si può fare riferimento ai tariffari di altri Enti Pubblici e, ove anche questi risultino insufficienti, alle migliori condizioni di mercato.
In ogni caso l’erogazione dei contributi regionali è subordinata al rispetto di tutte le disposizioni vigenti in materia applicabili in ragione del tipo di lavoro previsto, ivi inclusa l’acquisizione di tutti i pareri, nulla osta o altri atti di assenso comunque denominati, necessari anche ai sensi del D.Lgs. 42/2004 in materia di tutela dei beni culturali.
Entità e forma dell’agevolazione
Il contributo regionale in c/capitale sarà pari al 100% del costo totale ammissibile. Per ciascuna proposta ammissibile il contributo regionale non potrà superare comunque l‟importo di € 40.000,00.
Scadenza
La domanda di contributo, dovrà essere trasmessa, pena l’esclusione, entro e non oltre il 27/05/2019.