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Valle Umbra Servizi (VUS): “Entra nel vivo la gara per il nuovo impianto di Trattamento a Casone-Foligno”

rifiuti

Ai nastri di partenza la gara del valore complessivo di 11,9 milioni di euro, relativa all’appalto integrato per le prestazioni di progettazione e di esecuzione dei lavori per il cosiddetto revamping dell’impianto del Trattamento Meccanico-Biologico (TMB) in località Casone, nel Comune di Foligno. Lo rende noto Valle Umbra Servizi (VUS), precisando che si tratta di una gara molto attesa per il trattamento dei rifiuti, che consentirà di ammodernare l’attuale impianto (in funzione dal 1993) e di trasformarlo in una eccellenza per il territorio umbro.

La scadenza per le offerte è fissata per il primo ottobre.

Il nuovo impianto, meglio definito “La Fabbrica dei materiali”, sarà il fiore all’occhiello del polo impiantistico di Casone che ad oggi consiste anche degli impianti per il trattamento delle acque reflue e di quello per la produzione del biogas.

Cosa fa VUS per la gestione dell’igiene ambientale del suo territorio (ATO 3)

La gestione dei rifiuti dovrà adeguarsi ai nuovi obiettivi fissati dal D. lgs. 116 del 3 settembre 2020, che prevede di aumentare la percentuale di riciclaggio dal 45% al 65% entro il 2035, incrementando la componente di incenerimento dal 25% al 35%. Il tutto, abbattendo di più della metà, ad un massimo del 10% del totale, la quota di rifiuti in discarica sempre entro il 2035.

Obiettivi ambiziosi, che VUS prende molto sul serio: il Progetto, infatti, prevede entro il 2022 di concentrare nel nuovo impianto di Casone il conferimento di quasi tutti i flussi di rifiuti: da quelli solidi urbani (RSU) ai rifiuti urbani residui (RUR) non riciclabili. E ancora carta/cartone, vetro, plastica, legno ingombranti e tutti i residui dello spazzamento stradale.

Obiettivi del Progetto ‘La Fabbrica dei materiali’

Il nuovo impianto di Casone è il primo tassello di un processo più ampio, che vede Valle Umbra Servizi (VUS) impegnata nell’elaborazione di un nuovo piano strategico entro il 2021. Fra gli obiettivi primari il raggiungimento dell’indipendenza tecnico-economica da altre piattaforme esterne e l’adeguamento alle tecnologie più moderne (BAT) entro il 2022 con un occhio di riguardo per il contenimento dei costi.

Il progetto della “Fabbrica dei Materiali” è parte integrante di un modello di Economia Circolare locale che consente, a valle delle raccolte, lo stimolo alla crescita e alla qualificazione di un sistema industriale di preparazione al riciclo, con l’obiettivo ultimo di creare un’economia del recupero di materia e di promuovere lo sviluppo dell’industria manifatturiera che basa i propri processi produttivi utilizzando tali materie seconde. Tale impianto attiverà tre soluzioni operative di valorizzazione dei flussi di rifiuti raccolti. Una linea di valorizzazione R.U.R (rifiuto urbano residuo il c.d. rifiuto indifferenziato); una linea di valorizzazione della carta e cartone e una linea di valorizzazione delle plastiche e metalli (multimateriale).

Diagramma di flusso del recupero dei materiali

Le potenzialità del progetto

L’impianto è progettato per trattare complessivamente 88.500 t/a di rifiuto che possono essere ottenute tramite modulazione dei flussi in ingresso – differenziato e non differenziato – per i quali vengono riportati i seguenti quantitativi massimi:

• RSU(MAX): 88.500 t/a.

• carta e cartone (MAX): 55.800 t/a;

• plastiche e metalli (MAX): 33.500 t/a.

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