Mercoledì la Gran Bretagna è diventata il primo Paese al mondo ad approvare il vaccino COVID-19 sviluppato dall’Università di Oxford e Irbm e prodotto da AstraZeneca.
Una buona notizia per il Regno Unito e per tutti i Paesi in sofferenza a causa della pandemia, ma che ha destato scetticismo da parte di scienziati e dalle autorità di regolamentazione in Europa, data la confusione sui risultati degli studi precedenti che ha lasciato gli esperti in dubbio sulla solidità dei dati.
AstraZeneca, le differenze con Pfizer / BioNTech e Moderna
In un’intervista al Sunday Times, il Ceo di AstraZeneca ha fatto dichiarato che il vaccino garantisce una protezione del 95% dei pazienti -al livello dei prodotti di Pfizer e Moderna- ed è “efficace al 100%” nella prevenzione delle forme più gravi delle patologie legate al coronavirus che richiederebbero altrimenti l’ospedalizzazione del paziente. “Riteniamo di aver trovato la formula vincente per arrivare all’efficacia che, dopo 2 dosi, è al livello di tutti gli altri.
Rispetto al vaccino Pfizer, quello di AstraZeneca è a ‘vettore virale’. Non viene iniettato l’mRNA per produrre la proteina spike di Sars-Cov-2 ma viene utilizzato un virus reso innocuo e che contiene una sequenza di Dna utile a far produrre, dall’organismo del paziente, la proteina. L’autorizzazione raccomanda la somministrazione di due dosi con un intervallo tra le quattro e le 12 settimane.
Prezzo e conservazione
AstraZeneca ha promesso che il vaccino sarebbe costato solo pochi dollari per dose e sarebbe stato venduto senza realizzare profitti, mentre il vaccino di Pfizer costa tra i 18,40 e i 19,50 dollari per dose.
Un vaccino mRNA prodotto da Moderna, approvato negli Stati Uniti, costa fino a 37 dollari.
Il vaccino di AstraZeneca non richiede il congelamento a meno 70 gradi come il vaccino mRNA di Pfizer e del suo partner tedesco, BioNTech. Può essere conservato in un frigorifero normale per sei mesi.
L’Europa quando approverà il vaccino?
Sorte differente per quanto riguarda l’approvazione in Europa del vaccino. Ieri l’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha comunicato che “Ulteriori informazioni scientifiche su questioni relative alla qualità, sicurezza ed efficacia del vaccino” anti-Covid “di AstraZeneca sono ritenute necessarie per supportare il rigore richiesto per un’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio in Ue“, chiarendo in maniera ufficiale a che punto si trova l’iter del prodotto scudo in questione.
“Siamo a conoscenza – puntualizzano dall’autorità Ue in un aggiornamento sulla ‘revisione continua’ in corso sul vaccino AstraZeneca – del fatto che l’agenzia britannica Mhra ha concesso un’autorizzazione temporanea per la fornitura del vaccino nel contesto dell’uso di emergenza, che è diversa dall’autorizzazione all’immissione in commercio. L’Ema, i suoi esperti europei e la Commissione europea stanno lavorando per un’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio dei vaccini Covid, con tutte le garanzie, i controlli e gli obblighi che ciò impone”.
Negli Usa e in Argentina
Gli Stati Uniti prevedono di approvare in aprile il vaccino anti Covid dell’AstraZeneca. I test e le valutazioni americani saranno completati per l’approvazione “ai primi di aprile”, ha detto ai giornalisti Moncef Slaoui, consigliere capo di Warp Speed, l’operazione militare americana per i vaccini. “Se i dati permettono l’approvazione, verranno prodotte decine di milioni di dosi”.
L’Argentina è diventata il secondo Paese al mondo ad aver autorizzato l’uso del vaccino AstraZeneca contro il covid-19. L’autorizzazione di emergenza dell’ente regolatorio Anmat è giunta poche ore dopo quella delle autorità britanniche, riferisce il quotidiano argentino El Clarin.