L'infrastruttura

Nel 2024 i primi vertiporti di Milano per i taxi volanti

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In Italia entro il 2024 sono attese le prime autorizzazioni ai voli di droni passeggeri e Milano si farà trovare pronta grazie a due vertipotrti che collegheranno la città con Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026. Angeli (Dronepad Italy): “Una città che attiva il servizio taxi con droni necessita di vertiporti diffusi, come fossero stazioni della metropolitana”.

La Urban Air Mobility alla conquista delle principali città del mondo, il nodo dei vertiporti

Alla fine dello scorso anno, gli annunci, i lanci e l’avvio di progetti per la mobilità aerea avanzata e urbana (Advanced air mobility e Urba air mobility, o Aam/Uam) e relativi vertiporti hanno riguardato 55 Paesi di tutto il mondo, nello specifico un centinaio tra grandi città e amministrazioni regionali.

Gli ultimi, solo in ordine di tempo, ad aggiungersi alla lista delle nazioni Aam/Uam sono stati Vietnam, Dubai, Nuova Zelanda, Argentina, Brasile e Israele, in particolare le città di Oxford, Nusantra, Shanghai, Tulsa (Oklahoma), Monchengladbach, Syracuse (New York), Burlington (Vermont) e Springfield (Ohio).

Si tratta di una vera corsa alla quarta dimensione della mobilità, che non è fatta solo di droni e velivoli, eVTOL (electric vertical take-off and landing), cioè a motore elettrico e a decollo/atterraggio verticali, ma anche di infrastrutture di decollo e atterraggio, secondo la Global Air Mobility Market Map di Unmanned Publications.

Una delle maggiori differenze tra i progetti annunciati durante l’anno passato e quelli relativi ai soli mesi di novembre o dicembre 2022 sta proprio nell’attenzione ai vertiporti e ai provider di infrastrutture”, ha spiegato Philip Butterworth-Hayes di Unmanned Publications.

I primi vertiporti di Milano

In Italia, in particolare, entro il 2024 sono attese le prime autorizzazioni ai voli di droni passeggeri, come a Milano, dove saranno avviati i lavori per i primi due vertipotrti che collegheranno la città con Cortina per le Olimpiadi invernali del 2026, quando il servizio di trasporto passeggeri sarà praticamente regolare.

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i primi lavori partiranno proprio durante il prossimo anno per costruire i vertiporti di Citylife e Porta Romana, più in prospettiva altri due a Linate e Malpensa.

Il costo del servizio potrebbe essere alto all’inizio, circa 120 euro a tratta, ma giunto a regime è previsto scendere attorno ai 70-80 euro a passeggero.

Secondo stime del Politecnico di Milano, nell’area sono attesi non meno di 2mila passeggeri al giorno, mentre per portare a termine i quattro vertiporti saranno necessari investimenti complessivi per circa 30 milioni di euro.

Malpensa sarà il più grande, gli altri dovrebbero aggirarsi attorno ai 3-4 mila metri quadrati. L’obiettivo iniziale è far migrare i passeggeri dei jet privati verso i velivoli eVTOL, successivamente, quando le infrastrutture saranno diffuse e i servizi accessibili, aprire a fasce di pubblico più ampie (che nel tempo consente di abbassare il prezzo del biglietto di imbarco).

Lo studio del Politecnico ha individuato in tutta la Lombardia altre 17 aree dove costruire vertiporti, 9 in ambito urbano e 6 in ambito regionale.

La rete Dronepad per la mobilità aerea urbana

Secondo Emanuele Angeli, CEO di Dronepad Italy, “di sicuro il trasporto con droni ha come caratteristica principale quella di spostare persone nel modo più veloce possibile evitando il traffico terrestre. Quindi una città che attiva il servizio taxi con droni o metropolitana aerea ha la necessità di spostare i passeggeri all’interno della metropoli prelevandoli dalle aree generalmente più frequentate e quindi con più traffico e spostarli in altre aree della città dove ci sarà ugualmente un traffico notevole. Dronepad Italy è Il nostro progetto di vertiporti diffusi ovvero di stazioni di atterraggio per la metropolitana aerea che permetterà di decongestionare il traffico delle grandi metropoli”.

“Per avviare concretamente la mobilità aerea urbana – ha sottolineato Angeli – è necessario creare una efficiente rete di DRONEPAD collocati nelle zone strategiche della città i quali dovranno essere di facile accesso, nei marciapiedi, fuori dei centri commerciali, dove la gente cammina, il DRONEPAD deve avere le stesse caratteristiche delle stazioni metro. Chi vuole spostarsi con il drone non deve far altro che raggiungere il DRONEPAD più vicino e partire! Non posso pensare di attivare un servizio taxi con droni ed utilizzare gli heliports nei rooftop per atterrare, è impensabile, perderei la caratteristica della rapidità dovendo prima salire sul rooftop e poi scendere, oltre al fatto di portare estranei all’interno di un albergo o altra struttura. Senza una adeguata rete di DRONEPAD il servizio taxi con droni non può esistere”.

Dronepad Italy sta procedendo a grandi passi verso l’industrializzazione del progetto – ha aggiunto il CEO di Dronepad – nel primo semestre del 2023 verrà realizzato il primo prototipo operativo. Dronepad, brevettato a livello internazionale, sotto l’egida dell’Arch. Federico Celoni che proviene dalla “scuola” dell’archistar Norman Foster, prevede anche la partecipazione in termini consulenziali di un importante Politecnico Italiano e dal punto di vista delle garanzie della struttura gestionale/finanziaria di una Big Four quale Deloitte & Touche”.

Progetti di infrastrutture eVTOL in 100 città e regioni del mondo

Tornando alla Global Air Mobility Market Map, a Dubai, ad esempio, è in fase di realizzazione un centro di ricerca, sviluppo e innovazione Aam, in Svezia sarà costruito un vertiporto di nuova concezione, mentre un nuovo corridoio Aam prenderà vita tra l’Aeroporto si Syracuse Hancock e il vertiporto di Montreal Mirabel.

Corporación América Airports ha invece annunciato la costruzione di 53 nuovi vertiporti in Argentina, Brasile, Uruguay, Ecuador, Armenia e Italia.

Beta Technologies ha poi reso noto che costruirà in tutti gli Stati Uniti un’infrastruttura di 65 stazioni di ricarica per il suo nuovo velivolo Alia eVTOL.

In futuro, oltre ai mezzi eVTOL elettrici, ci saranno sempre più velivoli ibridi e a idrogeno verde. In particolare, il vettore ad alta sostenibilità ambientale rientrerebbe in numerosi progetti annunciati in Israele, Nuova Zelanda, Germania (per rotte di linea tra Germania, Paesi bassi e Danimarca), Australia (per voli di linea interni e un futuro servizio di ambulanza eVTOL), in Spagna (dove si sta riconvertendo un gran numero di velivoli a combustione in mezzi eVTOL), in Argentina per il servizio taxi che dovrebbe collegare una popolare stazioni sciistica invernale sulle Ande con gli aeroporti internazionali di Malargüe e Mendoza in soli 20 minuti.

Il mercato della mobilità aerea urbana mondiale

Secondo dati forniti da BloombergNEF, negli ultimi due anni sono stati investiti 3,55 miliardi di dollari in soluzioni per la mobilità aerea urbana o Urban Air Mobility (UAM).

Nel dettaglio, circa 1,2 miliardi di dollari sono stati investiti durante il 2020, altri 1,7 miliardi di dollari nel 2021 e solo nel primo trimestre del 2022 già siamo a 660 miliardi di dollari.

Servono quindi sempre più infrastrutture fisiche e digitali a livello mondiale, che consentono la nascita di una rete di porti/vertiporti urbana per atterraggio e decollo di mezzi in verticale (scelta inevitabile in un ambiente urbano), lo sviluppo e l’impiego di sistemi intelligenti della gestione del traffico aereo, nuovi standard di sicurezza.

Entro i prossimi venti anni il mercato mondiale mondiale della mobilità aerea avanzata (Advanced Air Mobility, o AAM) potrebbe arrivare a valere 1,5 trilioni di dollari.

Un mercato che corre e che ha al suo centro soluzioni di mobilità aerea che prevedono numerose applicazioni urbane e non a caso uno dei segmenti più rilevanti è la Urban Air Mobility (UAM), per il trasporto di persone e/o merci da un punto all’altro della città.

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