“Confrontare i prezzi e condividere, così risparmiare è più facile“, sono questi i consigli generali di Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (www.consumatori.it), in merito al caro-scuola che ogni anno in questo periodo affligge le famiglie italiane.
“Per le famiglie che già faticano a fare quadrare i bilanci, sostenere una spesa come quella del corredo scolastico e dei libri può diventare un vero problema – ha affermato Dona (segui @massidona su Twitter)- soprattutto se il figlio è più di uno e si è all’inizio di un ciclo di studi. Per iniziare a risparmiare è preferibile acquistare nei posti giusti: la cartolibreria sotto casa è probabilmente più comoda, ma nei moderni supermercati, in cui ormai è possibile anche prenotare i libri di testo, si può risparmiare fino al 30% rispetto alla cartolibreria. Naturalmente girando per i fornitissimi scaffali del supermercato sarà più facile rimanere vittima degli acquisti d’impulso, tornando a casa anche con ciò che non serve, ma in quel caso dovete appellarvi soltanto al vostro senso critico! Un altro risparmio considerevole si conquista rinunciando ai prodotti alla moda: non sarà facile convincere i più piccoli a rinunciare allo zaino dei beniamini o all’astuccio che ha visto in tv, ma provate già da piccoli a renderli liberi dal mercato pubblicitario (ve ne saranno grati anche in futuro!) o cercate un compromesso: un set di quaderni all’ultimo grido in cambio di uno zaino più anonimo, ma di identica qualità. Non fatevi prendere poi dall’ansia del tutto e subito: la scorta di penne e matite, il compasso o il dizionario si possono acquistare anche in un secondo momento“.
“Anche per l’acquisto dei libri di testo è bene seguire dei piccoli accorgimenti salva-portafoglio -aggiunge Dona- acquistare ad esempio l’ultima edizione di un manuale non è sempre necessario se le differenze con il precedente sono poche; comprando un libro usato, soprattutto se direttamente da un altro studente, si risparmia poi fino al 50 per cento del prezzo di copertina. La stessa scuola dovrebbe favorire gli scambi tra studenti, consentendo l’affissione in bacheca di annunci e organizzando iniziative specifiche; senza contare che sarebbe positivo educare i più giovani alla condivisione utilizzando i libri della biblioteca o organizzando una sorta di comodato d’uso per cui gli studenti si impegnano a restituire il libro in buone condizioni alla fine dell’anno. D’altra parte anche questa è sharing economy! Un’altra soluzione moderna sono i libri in formato digitale: scaricarli sul tablet o il pc alleggerisce la spesa e anche gli zaini a condizione di non stamparli, quello sarebbe un vero e proprio spreco!“.