“Siamo molto preoccupati per la soppressione del mercato tutelato, perché potrà creare difficoltà ai clienti domestici in un settore fondamentale come quello delle forniture di elettricità e gas, già caratterizzato da innumerevoli pratiche commerciali scorrette e soprusi” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
“Questo anche perché la Legge sulla concorrenza ha lasciato irrisolti molti, troppi, problemi, a cominciare dal destino riservato ai clienti che non effettueranno alcuna scelta entro il 1° luglio 2019. Ecco perché abbiamo fatto alcune richieste ai principali leader politici” conclude Dona.
Di seguito un estratto delle proposte avanzate:
- Definire la platea dei clienti vulnerabili e le tutele che vanno loro riservate.
- Aumentare l’importo del Bonus Sociale per le famiglie in difficoltà economiche sino a coprire almeno il 50% della bolletta e rivedere gli scaglioni ISEE, proporzionandoli rispetto al numero dei componenti delle famiglie ed elevandoli in modo da ricomprendere tutte le famiglie in stato di povertà relativa.
- Definire una modalità di riconoscimento automatico del bonus sociale, affidando ad Acquirente Unico, tramite una convenzione con l’INPS, il compito di individuare automaticamente gli aventi diritto.
- Mantenere il ruolo di centrale di acquisti di elettricità e gas di Acquirente Unico sui mercati all’ingrosso per i clienti domestici vulnerabili e per la Pubblica Amministrazione e costituire un organismo interno all’Acquirente Unico, formato da soggetti rappresentativi dei consumatori e della Pubblica Amministrazione, per la determinazione delle strategie di acquisto dell’energia e per la realizzazione di sinergie tra lo Sportello per il consumatore e le stesse associazioni dei consumatori.
- Rinnovare l’albo delle Società abilitate alla vendita di energia ai clienti domestici, modificando e verificando i requisiti necessari.