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Un’azienda italiana ha firmato un accordo da 2,5 miliardi di dollari con Bold Technologies degli Emirati Arabi Uniti

Synapsia, azienda italiana specializzata in soluzioni basate su AI, ha firmato un contratto da 2,5 miliardi di dollari con Bold Technologies degli Emirati Arabi Uniti per fornire servizi di gestione urbana potenziati dall’intelligenza artificiale ad Abu Dhabi. Secondo Daniele Marinelli, CEO di Synapsia, l’accordo, siglato il 3 marzo, prevede lo sviluppo di una piattaforma tecnologica per ottimizzare la gestione del traffico, dei parcheggi e delle risposte alle emergenze.

Il progetto è stato definito una ‘città cognitiva’, un’evoluzione del concetto di smart city, che mira a trasformare i tradizionali silos di dati urbani in una rete autonoma e auto-apprendente, capace di ottimizzare in tempo reale l’infrastruttura, i trasporti e l’uso dell’energia.

L’importo sarà versato in cinque rate nell’arco di 18 mesi, soggetto al raggiungimento di specifiche tappe intermedie. Synapsia e Bold Technologies hanno annunciato l’intenzione di creare una nuova società, My Aion Inc., da quotare alla Borsa di Abu Dhabi tramite un’offerta pubblica iniziale prevista tra il 2027 e il 2029.

Questo accordo si inserisce in una più ampia strategia economica dell’Italia per rafforzare le relazioni con i Paesi del Golfo, nonostante le preoccupazioni politiche sui diritti umani sollevate da alcune parti.

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Meta testa il primo chip AI proprietario per ridurre la dipendenza da Nvidia e tagliare i costi infrastrutturali

Meta sta testando il suo primo chip per l’addestramento di modelli AI, segnando un’importante svolta per ridurre la dipendenza da Nvidia e abbattere i costi infrastrutturali. La decisione riflette una strategia più ampia di Meta volta a sviluppare un’infrastruttura AI autonoma, progettando chip su misura per le proprie esigenze di calcolo.

Secondo fonti vicine alla società, il chip è stato sviluppato in collaborazione con TSMC e, se i test iniziali avranno successo, Meta prevede di aumentare la produzione per l’uso su larga scala. Il chip fa parte della serie Meta Training and Inference Accelerator (MTIA), progettata specificamente per migliorare le prestazioni delle attività AI, come i sistemi di raccomandazione di Facebook e Instagram.

La fase di test è iniziata dopo il completamento del primo ‘tape-out’, ovvero l’invio del design per la produzione iniziale. Questo processo è cruciale e può richiedere mesi e decine di milioni di dollari di investimento. Se il test dovesse fallire, Meta dovrà correggere il design e ripetere il processo.

Un precedente chip MTIA sviluppato per attività di inferenza è stato implementato con successo nel 2024 per gestire sistemi di raccomandazione. Meta ora mira a utilizzare chip proprietari anche per l’addestramento dei modelli AI entro il 2026, con l’obiettivo di espandere questa capacità ai prodotti di AI generativa, come chatbot e assistenti virtuali.

Questa iniziativa segue una mossa simile di OpenAI, che ha annunciato l’intenzione di completare entro l’anno il design del suo primo chip AI personalizzato. La sfida per Meta è quella di bilanciare l’autonomia tecnologica con la competitività rispetto a Nvidia, leader globale nella produzione di GPU per il settore AI.

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