Immatricolazioni

Un’auto su tre venduta in Italia ad ottobre è ibrida, ma siamo indietro con i punti ricarica fast

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Ad ottobre il mercato auto nazionale ha registrato ancora un crollo, ma volano invece le auto elettriche, soprattutto ibride, che valgono il 35% delle nuove immatricolazioni. In Italia però solo il 9,4% delle colonnine di ricarica è di tipo fast.

Il mercato italiano dell’auto elettrica ad ottobre 2021

Vola il mercato delle auto elettriche nel nostro Paese. Ad ottobre, secondo i dati dell’Unrae, l’Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri, il 35% delle nuove immatricolazioni è elettrico ibrido (Hybrid Electric Vehicles o HEV), con oltre 36 mila vetture acquistate.

Se prendiamo in considerazione il cumulato delle vendite da gennaio a ottobre 2021, invece le nuove immatricolazioni sono 367.453, cioè il 28,7% del totale nazionale (nello stesso periodo dell’anno passato il dato era 165,058 per il 14,6%).

Bene anche le ibride elettriche con la spina, o HEV plug-in, che nel mese di ottobre hanno registrato vendite per 5.123 unità, per un 5% tondo di mercato.

Ottimo anche il dato delle elettriche 100% a batteria (Battery Electric Vehicles, o BEV), che mettono a segno un 7% del totale di auto vendute a ottobre 2021, con 7.134 nuove immatricolazioni (nel 2020 il dato era pari a 2,900 unità per l’1,8% del mercato).

Sul cumulato il dato quasi triplica per le BEV, con 54.376 nuove immatricolazioni tra gennaio e ottobre 2021, contro le 20.416 dell’anno passato.

Un successo, che fa ben sperare per la transizione energetica, quella ambientale e la riduzione delle emissioni di gas serra in atmosfera, che però è parzialmente oscurato dalla mancanza di colonnine per la ricarica di queste auto elettriche.

La mancanza di punti ricarica, un problema non solo nostro

Secondo i nuovi dati ACEA, infatti, in Europa ci sono 199.250 punti ricarica standard, con una capacità di 22 kW o anche meno, che spesso includono prese di corrente comuni, da casa o giardino, che richiedono molto tempo per la ricarica della batteria di un’auto elettrica (a volte anche una notte intera).

Ci sarebbero le colonnine a ricarica rapida, ovviamente, che impiegano poco più di un’ora di tempo per ricaricare la batteria, con una capacità ben superiore ai 22 kW, ma non superano le 25.000 unità: è di questo tipo solo una presa su nove nei Paesi dell’Unione europea (o l’11% del totale).

Il nostro Paese, purtroppo, non si posiziona bene in questo scenario, con 11.842 colonnine di ricarica standard e 1.231 veloce.

Praticamente in Italia solo il 9,4% dei punti ricarica è di tipo fast, contro il 15% della Svezia, il 16,4% della Germania, il 17% della Danimarca, il 28,7% della Spagna e il 25% dell’Irlanda, solo per fare alcuni esempi.

L’Italia, per estensione dell’infrastruttura di ricarica a livello nazionale, si pone al quarto posto dopo Olanda (64.236 colonnine), Francia (42.000) e Germania (37.213).

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