Internet fa parte ormai della nostra vita, lo usiamo per qualsiasi cosa, pronto a chiarire un dubbio se lo abbiamo, a rispondere a delle domande, utile per ricerche di ogni tipo.
Forse non avremmo mai pensato che qualcosa di psicologico possa essere svelato con l’uso di un’applicazione alla portata di tutti, eppure è così. Ad oggi esiste un’applicazione in cui i volti in fotografia possono essere analizzati esprimendo l’emozione provata: felicità, tristezza, rabbia, paura, disprezzo, sorpresa e disgusto.
Certo un programma fa dei calcoli con punteggi in percentuale, esistono però delle sfumature della stessa emozione: la rabbia, ad esempio, può avere intensità diversa che va dal disappunto all’odio, per non parlare della motivazione che ha scatenato quella determinata emozione. La tecnologia certamente ci aiuta e facilita, ma non dobbiamo sostituirla con le nostre capacità di sentire e capire noi stessi e chi ci sta attorno. Il rischio che si corre è quello si assopire le nostre capacità facendosi sostituire da un calcolatore, escludendo la possibilità di sbagliare dello stesso.