2015 – Italia
La storia d’amore tra Stefania e Roberto nasce e cresce a Gela, sullo sfondo del petrolchimico che negli anni Sessanta aveva illuso la popolazione con il miraggio di ricchezza e posti di lavoro e che oggi, in parte dismesso, deturpa il paesaggio siciliano e continua a minacciare vite umane. Giovani, felici e innamorati, i due neo-sposi sognano una casa più spaziosa e un figlio in arrivo, nonostante Stefania, un’infermiera che si occupa di bambini nati con delle malformazioni a causa dell’inquinamento del polo industriale, sia terrorizzata dall’inferno quotidiano in cui vede precipitare tanti innocenti. Roberto, invece, è un militare impegnato nelle missioni di pace in Iraq, viaggi sempre più lunghi e frequenti che lo mettono di fronte all’orrore lasciandolo annichilito e pervaso da angosce che non riesce né può spiegare a Stefania.
Attraverso continui flashback, mediante l’intenso e costante intrecciarsi di due mondi, due realtà diverse e lontane, Tavarelli racconta una storia d’amore e di dolore. Perché quando arriva “la” notizia della morte di Roberto, a Stefania non resta che partire per l’Iraq, obbedendo a un’unica necessità, quella di “sapere”, di capire, di trovare una verità che crede nascosta proprio nel cuore della guerra. Sola, silenziosa, piena di rancore e dolore, Stefania si aggrega a una missione umanitaria e tra mine antiuomo inesplose, razionamenti, civili affamati e corpi sofferenti, coltiva la sua personale e inconfessabile ossessione di scovare un colpevole. Disposta a tutto, persino a mentire, corrompere e infrangere regole pur di compiere la propria missione e conoscere il nome e le motivazioni dell’attentatore che ha distrutto la sua vita e spazzato via il suo futuro, Stefania troverà in Khaleed, l’interprete del posto che lavora nel suo stesso campo, un inaspettato alleato. Anche lui, però, nasconde un doloroso segreto e solo aprendosi e concedendogli fiducia, Stefania potrà uscire dal proprio tunnel di sconforto per elaborare il lutto e riabbracciare la serenità.
Una storia sbagliata, che fin dal titolo riecheggia l’omonima canzone di De André scegliendo di collocarsi tra le opere civili – ma non per questo ideologiche – racconta un dolore “sbagliato”, che non conosce differenze di genere, nazionalità o religione, di cui difficilmente il cinema si trova a parlare. Il film di Tavarelli da un lato ci trasporta senza paura nei territori di guerra, dai quali i testimoni riemergono spesso confusi e sradicati, come Roberto, incapaci di reintegrarsi nella routine e di sopportare il silenzio e la pace. Dall’altro, attraverso un lento ma inesorabile processo di immedesimazione, ci avvicina a Stefania e al suo dolore, davanti al quale le bandiere e gli onori, come la retorica nazionalista, perdono ogni importanza, lasciando spazio solo alla sete di vendetta. Un film che in realtà ha la forma di un viaggio tormentato dentro di sé, vissuto sotto la guida attenta del giovane Khaleed (l’attore belga Medhi Debhi già protagonista dell’intenso Il figlio dell’Altra), che si conclude quando si impara a vedere e ad ascoltare.
Alternando passato e presente, fiction e documentario – basti pensare che il film parte dall’esperienza diretta della Ong Emergenza Sorrisi –, grazie alle interpretazioni di Isabella Ragonese e Francesco Scianna, siciliani come i loro personaggi, che si confermano come due tra i volti più interessanti del nostro cinema, Una storia sbagliata punta l’accento sulla realtà della guerra, che pur restituita quotidianamente dai media appare sempre più lontana da noi.
Nove anni dopo Non prendere impegni stasera, il regista del Giovane Montalbano torna al cinema con un film distribuito da Palomar in modo del tutto innovativo: il 4 giugno infatti Una storia sbagliata (presentato in anteprima il 30 maggio nell’ambito dell’iniziativa degli “Schermi pirata” portata avanti dagli ex occupanti del Cinema America di Roma) arriverà sul grande schermo e contemporaneamente sul web, realizzando il sogno di un dialogo fecondo tra sala e digitale.
Regia: Gianluca Maria Tavarelli
Attori: Isabella Ragonese (Stefania), Mehdi Dehbi (Khaleed), Francesco Scianna (Roberto), Stefania Orsola Garello, Nello Mascia, Pietro De Silva, Yessmine Ouni, Salima Al Wadi, Jazi Abderrazek.
Soggetto: Angelo Carbone, Leonardo Fasoli, Gianluca Maria Tavarelli
Sceneggiatura: Angelo Carbone, Leonardo Fasoli, Gianluca Maria Tavarelli
Fotografia: Marco Pieroni
Musiche: Pietro Leveratto
Montaggio: Alessandro Heffler
Scenografia: Francesca Bocca
Costumi: Fabio Angelotti
Durata: 109’
Genere: Drammatico
Data di uscita in sala: 4 giugno 2015