Astrid editore
Pubblicato: settembre 2016
Pagine: 190
ISBN: 9788836815524
Prezzo: € 16,00
Anche dopo gli anni della grande crisi l’Italia rimane un grande paese industriale. Il secondo in Europa. Ma questo non è garantito per sempre. Occorre riflettere su politiche pubbliche e strumenti che possano difendere e rafforzare il ruolo del nostro paese come grande produttore manifatturiero. In tutta Europa il dibattito sulle politiche industriali negli ultimi anni è stato intenso e ricco. Questo non accade in Italia. Il dibattito è modesto.
L’azione pubblica è stata in genere debole. Certamente, nel panorama italiano degli ultimi anni qualcosa si è mosso. Ma non è emersa una strategia. Molte misure appaiono di rilevanza limitata e discontinue. Il totale degli interventi è contenuto. A confronto con gli altri grandi partner europei, alla politica industriale italiana sembrano mancare una visione del futuro dell’industria, che orienti l’azione delle imprese; e un centro decisionale dotato di potere di intervento e di capacità tecnica di alto livello.
Questo libro – prodotto di una ricerca di Astrid avviata ai primi segni di ripresa dopo la crisi – cerca di dare qualche contributo alla definizione di una politica industriale per l’Italia. Nell’economia contemporanea, si sostiene, è difficile fare a meno di un ruolo catalizzatore dell’intervento pubblico. Occorrono politiche e progetti per affrontare le grandi sfide del cambiamento climatico, dell’invecchiamento della popolazione, della rivoluzione tecnologica e digitale.
Fabrizio Onida, è Professore ordinario di Economia internazionale presso l’Università Bocconi dal 1983. È Presidente del CESPRI – Centro di Ricerca sui Processi di Innovazione e Internazionalizzazione. Dal 1989 al 1995 è stato coordinatore del Corso di Laurea in Economia Politica. Ha insegnato in precedenza nelle Università di Milano e di Modena. È stato delegato italiano presso il consiglio Ocse per la politica della scienza e della tecnologia, presidente dell’Istituto per la Ricerca Sociale di Milano e presidente dell’Ice (Istituto per il Commercio Estero).
Gianfranco Viesti, è professore ordinario di Economia Applicata nel Diaprtimento di Scienze politiche dell’Università di Bari. Si è formato all’Università Bocconi e alla New York University; ha insegnato nella stessa Bocconi, alla C. Alfieri di Firenze, al LIUC di Castellanza (VA) e all’Università di Foggia. Negli ultimi venti anni ha lavorato con l’Ocse, la Banca Mondiale e l’Unido (in diversi paesi esteri, specialmente in America Latina e in Asia), e a più riprese con il governo italiano, governi regionali e istituzioni locali alla definizione di politiche di sviluppo locale e regionale.