2016 – Italia
Il film si svolge in Basilicata, in una zona montanara, e in un paese inventato, Pietramezzana. Un paese che, come si dice di solito, è prossimo alla chiusura per fallimento. In sostanza manca il lavoro, e tuttavia non è facile accettare un così inevitabile declino. Qualcuno (nella fattispecie Domenico, Nicola, Michele) prova – o vorrebbe provare – ad opporsi e non rassegnarsi alla chiusura di quello che un tempo era un florido centro minerario. La soluzione? L’apertura di una fabbrica! Ma per farlo serve anche la figura di un medico. Ecco così giungere in paese Gianluca Terragni (Fabio Volo), rampante chirurgo estetico milanese…
Da queste premesse si muove Un paese quasi perfetto, una commedia di costume che mette insieme due particolarità: è il remake di un film franco-canadese del 2003, La grande seduzione, e allo stesso tempo l’opera d’esordio alla regia di Massimo Gaudioso.
In realtà Gaudioso è un esordiente, per così dire, a metà. Ha già firmato, anni addietro, le co-regie di Il caricatore e La vita è una sola rispettivamente con Fabio Nunziata ed Eugenio Cappuccio. Ma soprattutto ha lasciato un segno nella scrittura di film importanti come quelli di Matteo Garrone (L’imbalsamatore, Primo amore, Gomorra, Reality) e altri quali Uno su due, appunto di Cappuccio, Il passato è una terra straniera di Daniele Vicari, La città ideale di Luigi Lo Cascio. E poi il titolo, nella collocazione e nello svolgimento, rimanda ad un’altra situazione che è diventata quasi proverbiale, l’incontro Nord/Sud. Qui identificato dalla casuale conoscenza tra Silvio Orlando, ex minatore, sindaco non ufficiale del paese, e Fabio Volo, chirurgo plastico lombardo al quale si può provare – con vari e divertenti stratagemmi – ad imporre di trattenersi per un mese sul posto, così farlo passare per quel medico di cui da quelle parti non hanno mai visto l’ombra.
La location della regione fa venire a mente un’altra citazione importante, quel Basilicata Coast to Coast, una commedia di inatteso successo diretta e interpretata da Rocco Papaleo e Alessandro Gassman. Qui al centro ci sono, come detto, Silvio Orlando, presenza abituale anche se da qualche tempo assente dagli schermi, e Fabio Volo, che torna al cinema alcuni anni dopo il film Il giorno in più (2011) di Massimo Venier. Intorno a loro ci sono i consueti, affidabili caratteristi, da sempre capaci di infondere vivacità, spirito e nerbo alla vicenda: Carlo Buccirosso, Nando Paone e Miriam Leone, unica presenza femminile ad equilibrare una storia essenzialmente al maschile.
Regia: Massimo Gaudioso
Attori: Fabio Volo (Gianluca Terragni), Silvio Orlando (Domenico Buonocore), Carlo Buccirosso (Nicola), Nando Paone (Michele), Miriam Leone (Anna)
Soggetto: basato sul film La grande seduzione, scritto da Ken Scott e diretto da Jean-François Pouliot
Sceneggiatura: Massimo Gaudioso
Fotografia: Gogò Bianchi
Musiche: Santi Pulvirenti
Montaggio: Fabio Nunziata
Scenografia: Sonia Peng
Costumi: Ornella e Marina Campanale
Durata: 92’
Genere: Commedia
Data di uscita in sala: 24 marzo 2016
