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Un errore interno di Facebook manda in tilt internet e fa perdere a Zuckerberg 6,1 miliardi di dollari

Nessun complotto e nessun attacco informatico. Il blackout che ieri, 4 ottobre 2021, ha mandato fuori uso le tre app più utilizzate al mondo è stato causato da un errore interno di Facebook. Ma cosa è successo? Andiamo con ordine.

Tutto è cominciato intorno alle 17.35 italiane circa, dopo un errore interno commesso durante un cambiamento di configurazione interno a Facebook . Cosa è successo di fatto? Internet in quel momento non sapeva più dove “trovare” letteralmente Facebook in rete, come se fosse senza mappa e senza conoscere la strada per raggiungerlo.

Il New York Times ha raccolto la spiegazione di John Graham-Cumming, chief technology officer di Cloudflare, una società di infrastrutture web. La premessa è che i computer convertono siti web come Facebook.com in indirizzi numerici (IP), attraverso un sistema che l’esperto paragona alla rubrica di un telefono. “Il problema interno che si è verificato in Facebook – spiega Graham -Cumming – è stato l’equivalente del rimuovere i numeri di telefono degli utenti dai loro nomi in rubrica, rendendo impossibile chiamarsi”.

In pratica, un aggiornamento BGP, Border Gateway Protocol, protocollo usato per connettere più router tra loro, non è andato come doveva, finendo per cancellare le informazioni di routing DNS (Domain Name System), un sistema utile per permettere a Facebook per consentire alle reti di trovare i suoi siti.

Facebook blackout: problemi anche per i badge dei dipendenti

Ma i problemi non sono finiti qui. Chi lavora in Facebook usa Facebook ed è dipendente da Facebook: la piattaforma di comunicazione tra dipendenti e team si basa su Facebook Messenger, e tutti i sistemi di autenticazione, sia ai server sia fisici si basano sull’infrastruttura di Facebook. I badge dei dipendenti, ad esempio, erano fuori uso proprio perché l’intero network era inaccessibile.

Il vero problema di questa faccenda è che per correggere questo errore bisogna accedere fisicamente a dei peering router (non essendo raggiungibili da remoto) ma chi può farlo non è necessariamente dotato delle autorizzazioni e dell’autenticazione che sono necessari. BNO News ha spiegato che Facebook avrebbe inviato una squadra ad uno dei suoi data center a Santa Clara, in California , per resettare manualmente i server.

“Il nostro team di ingegneri ha scoperto che dei cambi di configurazione nei router principali che coordinano il traffico tra i nostri data center hanno provocato problemi che hanno interrotto queste comunicazioni. Questa interruzione al traffico di rete ha avuto un effetto domino sul modo in cui i data center comunicano, e ha portato all’interruzione del servizio”, ha comunicato Facebook nel suo blog dopo quasi 6 ore dall’inizio del blackout.

Il blackout e le accuse di Haugen mix letale per Zuckerberg: persi 6 miliardi

I numeri della giornata di Facebook sono stati neri. Azioni giù di oltre il 5% e perdite per 6,1 miliardi di dollari per Mark Zuckerberg. Una giornata che era iniziata con la ‘talpa’ di Facebook uscita allo scoperto con l’accusa al social di mettere il profitto al di sopra della sicurezza. La 37enne Frances Haugen si è mostrata alla trasmissione ’60 minutes’ denunciando che Fb è consapevole che le sue piattaforme diffondono odio, violenza e disinformazione, anche se ha sempre cercato di nasconderlo per motivi d’interesse.

Secondo i dati del Bloomberg Billionaires Index, la fortuna personale di Zuckerberg è scesa lunedì a 122 miliardi di dollari (105,039 miliardi di euro), un calo di 6,11 miliardi di dollari (5,26 miliardi di euro) rispetto alla sessione precedente.

Il fondatore di Facebook ha così perso una posizione nella classifica delle persone più ricche del mondo e ora è quinto, appena dietro Bill Gates, Bernard Arnault, Jeff Bezos e Elon Musk, che è in cima alla lista. Un mese fa, il valore netto stimato dell’imprenditore era di 140 miliardi di dollari (120,537 miliardi di euro). Nonostante questo, finora quest’anno la fortuna di Mark Zuckerberg è aumentata di circa 18 miliardi di dollari (15,497 miliardi di euro). Nella sessione di lunedì, le azioni di Facebook sono scese del 4,89%, anche se finora nel 2021 si sono

L’attacco di Snowden: “Facebook andrebbe spezzettato”

Non è mancato il commento duro di Edward Snowden, l’informatico statunitense che ha rivelato al mondo lo scandalo dei programmi di sorveglianza di massa della NSA. Snowden ha chiamato in causa la senatrice democratica Elisabeth Warren, nemica numero uno dei big tech, famosa per le sue proposte di “spezzettare” il monopolio della grandi compagnie tecnologiche americane.

“Facebook, WhatsApp, e Instagram vanno giù contemporaneamente, un facile esempio di come spezzare un certo tipo di monopolio in tre piccoli pezzi non è una cattiva idea. Qualcuno lo dovrebbe chiedere a Elisabeth Warren”, scrive Snowden.

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