Alcatel-Lucent e Vodafone – primi in Europa – sperimenteranno in campo la tecnologia di accesso a banda ultra larga TWDM-PON, per far fronte alla crescita del traffico dati e alla domanda di backhauling mobile.
Grazie alla tecnologia TWDM-PON (Time and Wavelength Division Multiplexed Passive Optical Networks) di Alcatel-Lucent, Vodafone potrà raggiungere velocità fino a 40 Gbps (gigabits per second), sfruttando 4 lunghezze d’onda da 10 Gbps, sulle infrastrutture in fibra esistenti per offrire nuovi servizi dati per clienti residenziali e assicurare la capacità richiesta dagli utenti business. La tecnologia TWDM-PON incrementerà la capacità di banda di Vodafone per consentire agli oltre 446 milioni di utenti mobili nel mondo di evolvere verso servizi 4G.
Gavin Young, Head of Fixed Access del Gruppo Vodafone, ha detto: “Abbiamo lavorato con Alcatel-Lucent allo sviluppo del TWDM-PON per diversi anni e i test hanno sempre prodotto risultati straordinari. Siamo impazienti di sperimentare sul campo questa tecnologia in Europa”.
Federico Guillén, presidente delle attività di accesso fisso di Alcatel-Lucent, ha aggiunto: “Vodafone vuole incrementare la capacità per far fronte alla domanda del mercato. Vuole anche trarre benefici dalle efficienze operative per mantenere la competitività in un mercato sempre più complesso. Siamo impegnati a offrire loro le tecnologie innovative che permettano di ridurre i costi e di semplificare l’offerta di nuovi servizi. Ecco perché il TWDM-PON è importante per loro”.
La sperimentazione in campo segue il completamento dei test di laboratorio, condotti con successo a Vigo, in Spagna, durante i quali la tecnologia TWDM-PON di Alcatel-Lucent ha raggiunto velocità di 20Gbps utilizzando due lunghezze d’onda. Questa tecnologia permetterà a Vodafone di incrementare la capacità e offrire servizi convergenti per clienti residenziali e business, in modo efficiente e ampliando l’offerta, il tutto sulla rete in fibra esistente.
Vodafone è stato il primo operatore a testare il TWDM-PON con Alcatel-Lucent nell’ottobre 2014 e sarà il primo in Europa a condurne la sperimentazione in campo. La tecnologia TWDM-PON può coesistere con l’esistente tecnologia PON; per gli operatori è possibile far evolvere la loro rete di accesso in modo semplice ed efficiente.
Il TWDM-PON usa quattro lunghezze d’onda per fibra, raggiungendo la capacità complessiva di 40 Gbps (gigabits-per-second) e permette nuovi scenari operativi e di business, con un più veloce ritorno degli investimenti rispetto alla precedente generazione di tecnologia PON.