La prevista diffusione su larga scala dei veicoli elettrici (VE) avrà un impatto sul modo in cui viaggiamo e su dove e quando attingiamo alla rete elettrica.
Conoscere quale sarà l’effetto a catena, una volta che i VE saranno ampiamente utilizzati, è fondamentale per prepararci al loro avvento. Il progetto del 7° PQ DATA SIM ha svolto una ricerca per determinare le conseguenze di una conversione massiccia ai VE, al fine di fornire raccomandazioni ai responsabili delle politiche sulle azioni da intraprendere.
I ‘megadati’ offrono un quadro dettagliato dell’uso dei trasporti nell’UE.
Finora i ricercatori hanno usato criteri generali – come le tendenze di occupazione in una determinata regione – per mappare i flussi del traffico. Gli utenti delle strade tenevano diari, registravano i propri viaggi e rispondevano a questionari. Anche se utili, queste informazioni non erano tuttavia completamente affidabili, perché le persone tendono ad essere poco accurate e imprecise.
Il progetto ha sviluppato un approccio spazio-temporale completamente nuovo e altamente dettagliato basato sull’uso di grandi quantità di dati GMS e GPS.
Questo nuovo modello comportamentale è in grado di prevedere cosa succederebbe se da domani tutti cominciassero a guidare veicoli elettrici.
‘Per esempio, si potrebbe osservare quante persone guidano veicoli elettrici, per quanto tempo e per quali distanze, sulla base delle tecnologie attuali, e vedere come questa situazione si evolve con il migliorare della tecnologia’, spiega il coordinatore del progetto, il professor Davy Jannsens, dell’Università di Hasselt, in Belgio.
Reti elettriche più intelligenti
Riuscendo a osservare cosa fanno le persone quando sono al volante e a calcolare la distanza che probabilmente percorreranno, significa anche che i ricercatori potranno determinare dove e quando ci sarà richiesta di energia e di quale portata.
Come dice Janssens, “Si può prevedere se esiste il rischio di scarsità di energia in certe zone, quando un determinato numero di veicoli si trova in ricarica. Per esempio, se troppi VE vengono caricati contemporaneamente, c’è il rischio che si spenga l’illuminazione stradale?”
Le risposte a queste domande forniranno informazioni utili per i responsabili delle politiche, affinché rinforzino la rete elettrica in quei luoghi o riprogettino la posizione dei punti di ricarica.
Una delle sfide principali dell’energia rinnovabile è la sua intermittenza, con picchi e cadute della produzione. DATA SIM ha anche studiato la possibilità di utilizzare i VE per stoccare gli eccessi di energia generata nei periodi di picco, reimmettendo l’energia conservata nelle batterie dell’automobile nella rete quando necessario (quando le auto sono parcheggiate).
Coordinamento intelligente tra persone e macchine
Condivisione di auto, car pooling, ricarica e guida – coordinare il modo in cui interagiamo con i nostri veicoli è fondamentale per rendere i trasporti più ecocompatibili.
“Per la prima volta il data mining, la gestione dei database, i sistemi complessi, i trasporti, l’energia e l’informatica si sono uniti per trovare soluzioni pratiche per la mobilità”, dice Janssens.
Il progetto, che ha lavorato per tre anni e si è concluso ad agosto 2014, continuerà a sviluppare i suoi risultati per trovare nuove soluzioni per il mercato della mobilità, mediante l’uso efficiente di grandi quantità di dati. DATA SIM sta considerando la possibilità di creare due aziende spin-off, i cui piani sono attualmente in fase di sviluppo.
Il consorzio che ha supervisionato il progetto compredeva nove partner di sette paesi e ha ricevuto 2,3 milioni di euro di investimenti dall’UE.
FONTE: COMMISSIONE EUROPEA