GDPR

Ue – Giappone, accordo sul più grande spazio al mondo di circolazione sicura dei dati

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La Commissione europea ha adottato la decisione di adeguatezza relativa al Giappone, che permette la libera circolazione dei dati personali tra le due economie. Nasce una zona di commercio aperto che coprirà quasi 630 milioni di persone e un terzo del PIL globale.

I cittadini europei i cui dati personali saranno trasferiti in Giappone beneficeranno di una protezione forte delle informazioni relative alla vita privata. Ne trarranno beneficio anche le nostre imprese, con un accesso privilegiato a un mercato di 127 milioni di consumatori”. Così la Commissaria responsabile per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, Věra Jourová, esprimeva la propria soddisfazione mercoledì scorso dopo l’adozione da parte della Commissione europea della decisione di adeguatezza relativa al Giappone, “che permette la libera circolazione dei dati personali tra le due economie sulla base di solide garanzie di protezione”.

Investire nella tutela della vita privata paga: questo accordo costituirà un modello per futuri partenariati in questo settore fondamentale e contribuirà alla definizione di standard di livello mondiale”, ha commentato in una nota ufficiale la Commissaria, a seguito della chiusura dell’ultima fase della procedura avviata nel settembre 2018, che comprendeva l’ottenimento del parere del comitato europeo per la protezione dei dati e l’accordo di un comitato composto di rappresentanti degli Stati membri dell’Unione europea (Ue).

La decisione va ad integrare l’accordo di partenariato economico UE-Giappone, che entrerà in vigore nel febbraio 2019: “nell’era digitale, la promozione di standard elevati di tutela della vita privata e di protezione dei dati personali e l’agevolazione del commercio internazionale devono e possono andare di pari passo”.si legge ancora nella nota della Commissione.

L’accordo è entrato in vigore in Europa e in Giappone dal 23 gennaio 2019 e riguarderà tutti gli aspetti della constatazione di adeguatezza, comprese l’applicazione delle norme integrative e le rassicurazioni relative all’accesso ai dati da parte delle pubbliche amministrazioni.

Tra due anni, recita la nota, sarà effettuato un primo riesame congiunto, a cui prenderanno parte i rappresentanti del comitato europeo per la protezione dei dati, per valutare il funzionamento del quadro: esso verterà su tutti gli aspetti della constatazione di adeguatezza, comprese l’applicazione delle norme integrative e le rassicurazioni relative all’accesso ai dati da parte delle pubbliche amministrazioni.

Successivamente il riesame congiunto avverrà ogni quattro anni.

Ulteriori predisposizioni regolatorie sono state adottate dal Giappone proprio per favorire l’avvio della circolazione sicura dei dati tra i due mercati, tra cui: sviluppare un insieme di norme (integrative) che colmerà i divari tra i due sistemi di protezione dei dati; fornire alla Commissione europea rassicurazioni sulle garanzie relative all’accesso da parte delle autorità pubbliche giapponesi a fini di contrasto penale e sicurezza nazionale; mettere a punto un efficace meccanismo di gestione dei reclami per l’esame e la risoluzione dei reclami proposti dai cittadini europei riguardo all’accesso delle autorità pubbliche giapponesi ai dati che li riguardano.

L’accordo darà vita ad una zona di commercio aperto che coprirà ben oltre 600 milioni di persone e quasi un terzo del PIL globale, facendo risparmiare alle imprese europee più di un miliardo di euro l’anno spesi in dazi sulle esportazioni in Giappone.

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