Sei nuove fabbriche europee dell’AI, ecco dove sorgeranno
L’Unione europea (Ue) punta con maggiore decisione sulle tecnologie di punta e quindi sull’intelligenza artificiale (AI). L’impresa comune europea per il calcolo ad alte prestazioni (EuroHPC JU) ha selezionato sei nuove AI Factories che dovranno nascere entro il 2026 in Austria, Bulgaria, Francia, Germania, Polonia e Slovenia.
A sostegno dei nuovi siti è previsto un investimento nazionale e comunitario complessivo di 485 milioni di euro.
L’obiettivo dell’iniziativa è garantire un accesso facilitato all’AI per startup e piccole e medie imprese (Pmi), promuovendo crescita, competitività e un’espansione più efficace sul mercato interno e quelli esteri.
Cosa sono le AI Factories
Le fabbriche di intelligenza artificiale sono state ideate come ecosistemi dinamici che promuovono innovazione, collaborazione e sviluppo in questa nuova tecnologia, nel suo sviluppo, nelle applicazioni e nella crescita delle competenze.
Si tratta di ‘fabbriche’ all’interno delle quali sono riunite tutte le risorse necessarie (potenza di calcolo, dati e talento) per creare modelli di AI generativa all’avanguardia.
Non solo, secondo Bruxelles, queste Factories dovranno promuovere e favorire la collaborazione in ricerca, innovazione e sviluppo in tutta Europa, collegando università, centri di supercalcolo, industria e attori finanziari.
Il risultato finale sarà un’infrastruttura comunitaria di hub che guidano i progressi nelle applicazioni di AI in vari settori, come salute, produzione, clima, finanza e altro ancora.
Le prime nasceranno entro il 2025, una delle prime è stata selezionata a Bologna
La Commissione vorrebbe vedere avviate le prime fabbriche entro la fine del 2025 e l’obiettivo molto ambizioso annunciato dalla stessa Presidente Ursula von der Leyen è dare vita al primo continente dell’intelligenza artificiale.
A dicembre sono stati selezionati i primi sette consorzi per dare il via alla realizzazione di altrettante AI Factories, coinvolgendo 15 Stati membri dell’Unione e altri 2 Stati partecipanti di EuroHPC (Spagna, Italia con il Cineca-tecnopolo di Bologna, Finlandia, Svezia, Germania, Grecia, più Portogallo, Romania e Turchia, Austria e Slovenia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Norvegia e Polonia).
Con un investimento di circa 1,5 miliardi di euro da parte dell’Ue e degli Stati membri, questi siti implementeranno nuovi supercomputer ottimizzati per l’AI e aggiorneranno i sistemi esistenti, migliorando significativamente le capacità, la sicurezza e l’autonomia tecnologica dell’Europa.
Benvenuti a Telecommunications of the Future by 5GItaly
Di questo e di altro si parlerà ampiamente alla prossima edizione del convegno promosso dal CNIT Telecommunications of the Future by 5GItaly, che si terrà il prossimo 9 aprile a Roma.