Starlink anche in mano russa nella guerra in Ucraina
Il tenente dell’esercito ucraino, Ihor Romanenko, ha raccontato in un articolo pubblicato dal Washington Post che nelle ultime settimane sono stati recuperati molti droni, partiti dalla Russia, che al loro interno risultavano dotati di terminali di connessione Starlink che consentivano ai piloti russi che operavano da remoto di migliorare mira e capacità di fuoco, fino alla possibilità di reindirizzare l’arma verso un bersaglio migliore.
Un miglioramento tecnologico che secondo l’ufficiale ucraino è dovuto all’utilizzo illecito da parte dell’esercito russo del servizio di connettività satellitare offerto dalla costellazione di SpaceX.
L’uso russo di Starlink non è l’unico fattore che ha aiutato Mosca ad aprirsi un varco verso Pokrovsk, un importante snodo logistico nel Donetsk, ma ha chiaramente giocato un ruolo fondamentale, ha spiegato un comandante di battaglione della 47ma brigata meccanizzata, criticando quella che a suo dire è stata una risposta inadeguata per impedire ai russi di sfruttare la connettività satellitare.
“Prima, i russi non riuscivano a controllare alcuni dei loro movimenti, manovre, artiglieria, fanteria“, ha detto un comandante di plotone di droni della 93a Brigata meccanizzata, ma ora è tutto cambiato.
Il mercato nero dei terminali Starlink
Ma come è possibile che la società di Elon Musk non sia intervenuta rapidamente bel bloccare quest’utilizzo di Starlink da parte dei russi? Un utilizzo certamente illegale, perché SpaceX non vende il servizio in Russia, ma allo stesso tempo è al corrente di questo mercato nero di terminali Starlink.
Oggi i russi puntano i terminali illegali verso il cielo e si collegano a internet a banda larga da uno degli oltre 7.000 satelliti in orbita terrestre bassa.
Terminali acquistati anche su Telegram all’estero e inviati in Russia tramite Emirati Arabi Uniti.
La Federal Communications Commission (FCC) ha spiegato a un regolatore delle Nazioni Unite che Starlink può sia disattivare singoli terminali in base ai loro numeri ID, sia impedire ad alcune aree di ricevere un segnale, tramite la pratica di “geofencing“.
Difficile disabilitare il servizio, perché sul campo è usato da entrambi gli eserciti
Una fonte interna a Starlink ha affermato che la società è tecnicamente in grado di identificare la posizione dei terminali attivi in base ai loro ping verso i satelliti, ma che può essere difficile distinguere l’utente sul campo di battaglia, che è ampio e vede in azione sia truppe ucraine, sia russe.
Cercare di disattivare il servizio in questa regione potrebbe causare problemi anche agli ucraini. Paradossalmente, anche il blocco di Starlink in Russia ora sta creando non pochi problemi alle comunicazioni delle truppe di Kiev che ad agosto sono penetrate nel territorio russo.