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Twitter sotto indagine Ftc per violazione della privacy, potrebbe costargli fino a 250 milioni di dollari

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La Federal Trade Commission (Ftc), Agenzia federale per la libera concorrenza e la tutela dei consumatori, ha avviato un’indagine su Twitter per violazione della legge sulla privacy negli Stati Uniti, secondo quanto riportato da diverse testate come Cnn, Bloomberg e New York Times.

Nella comunicazione all’azienda, l’Antitrust USA ha rilevato un utilizzo improprio dei dati personali, come numeri di telefono ed indirizzi email, per indirizzare e profilare annunci pubblicitari.

L’indagine su Twitter

L’indagine, che riguarda il periodo 2013-2019, è arrivata subito dopo la presentazione dei dati finanziari del secondo trimestre 2020 (683 milioni di dollari di ricavi) e potrebbe costare a Twitter un esborso compreso tra 150 e 250 milioni di dollari.

La società, con sede a San Francisco, ha già parzialmente ammesso degli “errori” nell’utilizzo dei dati di contatto generalmente forniti dagli utenti alla piattaforma per rendere più efficaci le misure di sicurezza dell’account (autenticazione a due fattori).

Una prima conferma dell’uso improprio dei numeri di telefono delle persone iscritte sul social c’è già stata e proprio per finalità commerciali illecite. La piattaforma però ha sempre dichiarato di non poter sapere con esattezza quanti utenti fossero o meno coinvolti.

I precedenti

Nel 2011 Twitter aveva già chiuso un accordo con l’Ftc proprio per la protezione della privacy degli utenti. Due anni prima, infatti, dopo un cyber attacco di vasta portata, migliaia di account furono violati e utilizzati per far partire messaggi fraudolenti.

In quell’accordo, Twitter si impegnava a proteggere i dati personali dei suoi utenti, pena una multa di 16.000 dollari per ogni record violato.

Le azioni di Twitter hanno perso l’1%, chiudendo a 36,39 dollari.

Negli ultimi mesi Twitter è stato al centro della scena anche per altre faccende più legate alla politica e alla cyber sicurezza, come lo scontro con il Presidente Donald Trump e il mega hack che ha coinvolto utenti celebri come Joe Biden, Elon Musk, Jeff Bezos e Bill Gates.

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