Le azioni di Twitter hanno segnato un aumento di oltre il 34% ieri negli scambi after hours sulla scia dei risultati del trimestre aprile-giugno durante il quale i ricavi sono più che raddoppiati e gli utenti sono ulteriormente cresciuti.
Nello specifico, i ricavi si sono attestati a 312,2 milioni di dollari, in crescita del 124% rispetto ai 139,3 milioni dello stesso periodo del 2013. Un dato superiore alle aspettative sia della stessa società – che attendeva ricavi compresi tra 270 e 280 milioni di dollari – sia alle stime degli analisti (per 283,1 milioni).
Certo, ancora non si vedono utili, anzi il rosso è stato di 144,6 milioni, in netto aumento rispetto ai 42,2 milioni di un anno fa anche se, al netto voci straordinarie, l’utile per azione si è attestato a 2 cents rispetto al rosso da 12 cents del secondo trimestre 2013 e a dispetto delle stime del mercato (che attendeva un rosso da un centesimo).
Il numero degli utenti, un dato molto atteso, è cresciuto sia in termini di utenti attivi mensilmente (+6,3%) che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+24%).
Rispetto al 31 marzo, quando l’incremento sul trimestre precedente era stato del 5,8%, sono stati 16 milioni in più le persone che hanno usato il sito almeno una volta, portando il totale a 271 milioni. Una crescita, anche questa, superiore alle attese, visto che gli analisti aspettavano una crescita compresa tra 8 e 15 milioni.
Altra performance positiva, quella dei ricavi pubblicitari, che hanno segnato una crescita del 129% a 277 milioni di dollari, con il mobile che rappresenta ormai l’81% del totale.
A spingere l’andamento del titolo, anche le previsioni per il trimestre in corso (in cui i ricavi dovrebbero raddoppiare rispetto ai 168,6 milioni dello stesso periodo dello scorso anno, attestandosi tra 330-340 milioni di dollari) che per l’intero anno. Nel 2014 il gruppo attende ricavi per 1,30-1,33 miliardi di dollari: la cifra è stata ritoccata al rialzo rispetto alle precedenti stime di da 1,2-1,25 miliardi.
Le azioni di Twitter, che ieri hanno registrato una crescita del 34%, nel corso di quest’anno hanno perso il 40% del loro valore. Un’euforia che non tutti gli analisti ritengono giustificata. Per alcuni, i dati di questo trimestre sono stati ‘dopati’ dai Mondiali di calcio (eventualità respinta dal Ceo Dick Costolo), per altri, i numeri, pure molto positivi, non mostrano niente di sostanzialmente diverso in termini di direzione del business.