Tutto il mondo è sempre più connesso. Il mobile ha superato il pc, i social battono la search, l’on-demand sta scalzando la tv, le app di messaggistica vengono sempre più preferite alle mail…
Queste nuove tendenze stanno agitando il mercato, mettendo in difficoltà i modelli di business tradizionali e anche le nostre vite… ma bisogna guardare all’innovazione come a un’opportunità e non come a una minaccia.
Negli ultimi sei anni, la conferenza IGNITION di Business Insider ha riunito le migliori menti, gli esperti di tecnologie e media, per condividere le loro visioni sul futuro e capire quali saranno i prossimi trend e cosa bisognerà fare per continuare a crescere e a progredire.
All’appuntamento di questo anno, Henry Blodget, cofondatore e Ceo di Business Insider, ha fatto il tutto esaurito grazie alla sua presentazione sul futuro dei media digitali: 7 previsioni per capire come andrà il mondo, almeno quello tecnologico (SLIDES)
- Il consumo dei media digitali è in crescita: si passa dal 30% del 2011 al 43,2% del 2015 negli USA. La tv per esempio subisce una flessione: dal 40,9% di cinque anni fa al 35,2% di quest’anno.
La fascia di età che va dai 18 ai 24 anni guarda poca tv. Il 30% in meno negli ultimi quattro anni mentre cresce molto velocemente il tempo speso sugli smartphone in particolare sulle app mobili.
- In forte salita gli abbonamenti per video, musica e stampa digitale
Ricordate quando i ‘sapientoni’ dissero che i contenuti digitali dovevano essere free perché nessuno avrebbe pagato per averli?
Si sbagliavano.
La storia ci insegna che c’è un unico modello giusto: abbonamento e/o pubblicità. Entrambi concorrono al flusso di reddito. I contenuti premium sono spesso il miglior approccio.
- La pubblicità digitale continuerà a prosperare, ma è più corretto parlare di ‘native ads’
- La crisi dell’ad blocking si risolverà, ma fate attenzione a ciò che desiderate davvero.
L’uso di servizi che bloccano gli spot sono in forte crescita.
Ma se la pubblicità viene bloccata molti contenuti free cesseranno di esistere e poi cosa accadrà?
Migliorerà la qualità, gli advertiser si focalizzeranno meglio su la user experience e la scelta. La gente sceglierà se visualizzare o meno la pubblicità, ma le ricadute si avranno su tutti anche su chi ha scelto diversamente.
- La prossima grande meta non saranno gli occhiali smart, le auto intelligenti o la realtà virtuale.
Presto la gente si annoierà sugli smartphone, quale sarà allora la piattaforma del futuro?
Gli occhiali smart sono stati un flop come anche, o quasi, gli smartwatch e le auto non diventeranno piattaforme di comunicazione. La realtà virtuale è promettente ma è ancora troppo presto.
E allora?
La prossima Big Platform saranno le app di messaggistica, il cuore dell’esperienza mobile.
- Le reti televisive soffriranno presto le stesse pene dei giornali
La Tv tradizionale ha raggiunto il suo picco e gli abbonati alla pay tv sono in calo.
Si registrerà invece l’esplosione dei servizi di video streaming come Netflix, Hulu, Amazon Prime, Apple tv.
Il motivo? La convenienza innanzitutto e poi la possibilità di guardare i contenuti che vogliamo, anytime e su ogni schermo.
La tv in ogni caso non morirà. Ci saranno almeno dieci anni di ‘dolori’ e diventerà un fenomeno di nicchia così come è stato per la radio e la stampa.
- Il potere e la ricchezza saranno sempre più concentrati nelle mani di pochi
I media digitali saranno i nuovi Big Media.
Ma chi saranno questi Big?
Apple, AT&T, Verizon, Comcast e Google.