Quale futuro per la tv davanti all’avanzata di Netflix che spinge su nuovi modelli di distribuzione?
L’industria televisiva sta affondando un grande cambiamento che riguarda l’individualizzazione del consumo. Questo, secondo il nuovo Rapporto IDATE ‘Future Tv: 2025’, mette in discussione il tradizionale modello del mercato media ma apre la porta a nuove opportunità di business e a una nuova fase di crescita.
La Tv individuale, sottolinea Gilles Fontaine, CEO di IDATE, offre una doppia possibilità: trasforma un mercato di famiglie in un mercato di individui e permette di beneficiare del mutamento della pubblicità di massa che diventa più mirata e pertinente.
A questa individualizzazione risponde la ‘cloudification’ della catena tecnica che consente di assecondare gli usi multi-network e multi-device e l’adattamento dei servizi per articolare al meglio la tv lineare e on-demand, rimonetizzare la catch-up tv e sviluppare il mercato del VOD a pagamento.
Per descrivere e quantificare l’impatto di questa evoluzione del mercato dei contenuti video, IDATE propone tre scenari:
* Uno scenario di crescita, ‘The new golden age’, dove l’individualizzazione crescente del consumo video e l’accesso a internet spinge su un mercato individuale e dove il video – lineare oppure on-demand – diventa il supporto d’eccellenza per gli inserzionisti;
* Uno scenario di stagnazione, ‘Business as usual’, dove le offerte di pay tv restano essenzialmente monolitiche e dove le offerte on-demand sono poco attrattive e la tv come media pubblicitario soffre per lo spostamento degli investimenti su internet;
* Uno scenario sfavorevole, ‘Commoditisation’, caratterizzato da una accelerazione della migrazione del modello pay verso il modello gratuito e la perdita di importanza della televisione come supporto pubblicitario.