Tutti in attesa dei nuovi contenuti 8K, ma il menù è corto
Le televisioni 8K sono già sul mercato, come visto nella prima parte di questo approfondimento, ora mancano solo i contenuti audiovisivi di questo standard. Un traguardo di non poco conto, viste le difficoltà legate all’enorme molte di dati da trasmettere, la velocità richiesta dalla tecnologia e i problemi di archiviazione.
Secondo gli esperti del settore, almeno per il momento, siamo ben lontani dalla produzione massiccia di contenuti nativi per televisori/schermi 8K. Qualcosa a livello sperimentale si sta muovendo, certamente, come nel caso delle piattaforme streaming di NHK (canale BS8K) e BT Sport, o come nel caso del Gruppo Sky, con Sky Q.
La piattaforma streaming Vimeo ha inserito in catalogo 11 mila video etichettati come 8K e certamente non poteva mancare YouTube con altre migliaia di contenuti dello stesso standard.
La giapponese NHK dal 2019 sta trasmettendo in maniera continua contenuti 8K nativi, arrivando a 200 ore di programmazione, soprattutto legata a contenuti sportivi e grandi eventi.
BT Sport è arrivata per la prima volta a trasmettere una partita di rugby del campionato britannico in 8K proprio all’inizio del 2022, ma solo per alcune utenze selezionate in partenza. Come dire, è partita una fase di testing, soprattutto per l’impiego di nuove telecamere e unità di produzione mobili, ma probabilmente non molto di più al momento.
In molti casi si tratta di adattamento di contenuti 4K (upscaling)
Certamente, se si vuole acquistare un televisore 8K comunque si potranno vedere tutti i programmi, i film e le serie tv in tecnologia 4K, soprattutto grazie all’upscaling di tali contenuti (da 4 a 8K) e un miglioramento della risoluzione immagini, davvero notevole sui televisori di nuova concezione.
Per guardare la TV in 4K ci sono già oggi molte offerte, da Amazon Video a Fandango, da Hulu a iTunes, da VUDU a YouTube, da Netflix a UltraFix, solo per citare le piattaforme più popolari, ma anche Rai 4K e Sky Cinema e Sky Sport 4K.
C’è da dire che lo standard di trasmissione digitale ATSC 3.0 (conosciuto anche come NextGen TV) renderà più rapida la diffusione di trasmissioni 4K via etere, via cavo e via satellite, ma la sua approvazione negli Stati Uniti è arrivata solo a fine 2017 da parte della FCC (Federal Communications Commission, un’agenzia governativa degli Stati Uniti, con carattere di autorità amministrativa indipendente).
L’8K tecnicamente è compatibile con l’ATSC 3.0, ma è chiaro che al momento si favorirà il mercato 4K, dove si sta investendo da alcuni anni, piuttosto che la generazione successiva, su cui c’è ancora molto da lavorare.
Il mondo dei videogiochi
Ovviamente, in 8K non si producono solo contenuti audiovisivi tradizionali, ma anche videogame, come nel caso dei progetti per PlayStation 5 della Sony e la Xbox Series X della Microsoft.
Lo stesso discorso vale anche per i videogiochi in 4K: non tutti i titoli sono compatibili con questa risoluzione. Né lo sono tutte le console: Xbox One S, Xbox One X e Sony PS4 Pro supportano il 4K, mentre la prima Xbox One e la PS4 Slim no (quest’ultima, però, può riprodurre i Blu-Ray in 4K).
Un mercato che varrà 62 miliardi di dollari entro il 2027
Secondo uno studio di Markets and Markets, si stima che il mercato mondiale delle tecnologie 8K per televisori e schermi di altri device (dai tablet alle fotocamere o le telecamere) potrebbe passare dai 2,9 miliardi di dollari del 2019 ai 27 miliardi di dollari del 2024.
A colpire è anche il tasso di crescita medio annuo (Cagr 2019 – 2024), atteso attorno al +55%.
Stime più recenti, come quelle diffuse da Verified Market Research, valutano tale mercato raggiungere un valore globale pari a 62 miliardi di dollari entro il 2027, con un tasso di crescita medio annuo confermato attorno al +53%.
Leggi anche “TV 8K, ecco il futuro della televisione e dell’home entertainment (prima parte)“