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Turismo spaziale: primi voli dall’Italia a partire dal 2023

Lo spazio sempre più vicino

Sono ancora fresche le immagini del “Capitano Kirk”, al secolo William Shatner, uno degli attori principali del telefilm culto del Novecento “Star Trek”, che novantenne rientrava in diretta mondiale sul nostro Pianeta dopo il volo orbitale con la Blue Origin, che già si pensa al prossimo lancio. Magari dall’Italia.

Lo spazio ormai è sempre più vicino, sempre più a portata di viaggio. Certo, non è un’esperienza di massa e solo alcuni potranno permettersi un giro in orbita terrestre nei prossimi tempi, ma di fatto dalla passata estate sono diverse le società ufficialmente in gara per la conquista del mercato del turismo spaziale.

Dalla Blue Origin di Jef Bezos (il fondatore di Amazon) alla Space X di Elon Musk (fondatore di Tesla), fino alla Virgin Galactic di Richard Branson (fondatore di Virgin Media), sono già diverse le missioni spaziali andate a buon fine e a quanto pare anche l’Italia potrà accedere a questo nuovo settore aerospaziale.

Dal 2023 c’è anche la stazione Italia

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, a partire dal 2023 il nostro Paese si candida ad organizzare lanci spaziali turistici, con partenza proprio dal territorio nazionale.

Grazie ad un accordo partito nel 2018, tra la Virgin di Branson e l’Agenzia spaziale italiana (Asi), tramite la controllata Altec (Aerospace Logistics Technology Engineering Company), tra un paio di anni anche dall’Italia sarà possibile partire per una vacanza nello spazio, “oltre la linea di Karman”.

Probabilmente, secondo il quotidiano, sarà lo spazioporto di Grottaglie in Puglia in pole position per i primi lanci (anche se la struttura è ancora in fase di costruzione).

Nel 2030 viaggi più lunghi

Per vedere una carta d’imbarco tricolore per un viaggio nello spazio c’è tutta una parte normativa da sistemare. Serve anche e un iter per realizzare un lancio turistico dal nostro territorio. E non ultimo anche lo spazio porto di Grottaglie é da consolidare”, ha dichiarato all’AdnKronos il CEO di Agrotec, David Avino.

In Italia abbiamo tutta la filiera completa per pensare ad una ‘vacanza spaziale’: abbiamo sistemi per il confort, tecnologie spaziali avanzate, moduli per la permanenza in orbita”, ha aggiunto Avino.

Il dirigente ha poi sottolineato che “non dovremmo però fermarci a pensare ad un volo suborbitale di pochi minuti: dovremmo pensare ad una ‘vacanza turistica spaziale’ anche di qualche giorno”, mentre vede al massimo tra una decina di anni la possibilità concreta di dare vita addirittura colonia extraterrestri, a partire dalla Luna.

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