Donald Trump eletto il 47° Presidente degli Stati Uniti
Si stanno ancora contando i voti negli Stati Uniti, ma Donald Trump è sicuro di avere la vittoria in pugno: “Sono il 47esimo presidente degli Stati Uniti. Abbiamo fatto la storia. Questa è una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande”, ha detto il tycoon sul palco di West Palm Beach, promettendo di portare una nuova “età dell’oro” negli Stati Uniti.
Se è andata davvero così lo scopriremo tra poco, ma per l’emittente Fox, da sempre molto vicina ai Repubblicani, non ci sono dubbi: Trump ha vinto le elezioni presidenziali americane del 2024, diventando il primo nella storia del Paese a ricoprire due mandati non consecutivi (l’unico prima di lui è stato il democratico Stephen Grover Cleveland, ma in tempi lontani, alla fine del XIX secolo).
Ovviamente non c’è solo l’elezione del nuovo Presidente degli Stati Uniti, ma si guarda anche al nuovo equilibrio al Congresso e a quanto pare, seguendo il racconto dei media americani, i Repubblicani sono riusciti a strappare ai Democratici il controllo del Senato. Resta invece ancora aperta la corsa per la maggioranza alla Camera.
Un paio di ore fa, mentre Trump saliva sul palco al convention center di Palm Beach con la famiglia al completo, proprio lo speaker della Camera, Mike Johnson, si è congratulato con il “presidente eletto” Donald Trump.
A scrutinio ancora in corso, Donald Trump è proiettato a vincere anche il voto popolare, cosa che per un candidato presidenziale repubblicano non succedeva dal 2004, con George W. Bush. Al momento ha il 51% dei voti (68.754.633), contro il 47% di Kamala Harris (63.656.587), secondo il quotidiano britannico The Guardian.
Un risultato che fa la storia degli Stati Uniti e anche la nostra. Il nuovo (probabile) Presidente degli Stati Uniti ha già detto che “non inizierò guerre”, ma il suo rapporto con la geopolitica è sempre stato ambiguo e altrettanto ambiguo è il suo sguardo sul mondo. Sono tanti i conflitti in corso (che potrebbero esser fermati) e quelli che potrebbero iniziare da un momento all’altro (e quindi da evitare). Tutti vogliono conoscere il peso reale di Trump a Washington (e al Pentagono).
I mercati finanziari rispondono bene e i Bitcoin segnano un nuovo record oltre i 75 mila dollari
Nel frattempo, mentre il tycoon si autoproclama vittorioso e quindi prenota di nuovo il suo posto alla Casa Bianca, i mercati finanziari reagiscono piuttosto bene e quelli delle criptovalute iniziano a ribollire.
I future sui listini di Wall Street avanzano decisi: lo S&P 500 e il Nasdaq 100 salgono di oltre l’1,5%.
Ma sono le cripto a fare il salto. Il Bitcoin ha superato i 75mila dollari nelle scorse ore e con un balzo del 9% fissa un nuovo record, superando il precedente massimo storico di 73.797 dollari registrato a marzo.
Al momento il Bitcoin è scambiato in questo momento oltre i 73,600 dollari, dopo aver toccato nella notte i 75.353 dollaro).
L’effetto Trump, il Cripto-Presidente
“Il prezzo del bitcoin ha seguito da vicino la posizione di Trump nei sondaggi e nei mercati delle scommesse“, ha affermato ieri Russ Mould, analista di AJ Bell.
Gli investitori “potenzialmente ritenevano che una vittoria repubblicana avrebbe portato a un aumento della domanda di valuta digitale“, ha aggiunto.
Questo perché Trump, dopo un’iniziale diffidenza verso le criptovalute, ha invece effettuato un’inversione di marcia, impegnandosi addirittura a fare degli Stati Uniti, “la Capitale mondiale del Bitcoin e di tutte le valute digitali”.
Durante il suo precedente mandato, “The Donald” aveva tagliato le imposte sulle società che portavano maggiore liquidità sui mercati, incoraggiando gli investimenti in asset ad alta crescita, tra cui proprio le criptovalute.
A settembre, invece, aveva annunciato che insieme ai suoi figli e una cordata di imprenditori, avrebbe lanciato una piattaforma di valuta digitale chiamata World Liberty Financial.
Non proprio (o non ancora) un successo, visto che all’inizio di questo mese il lancio delle vendite è stato incerto e solo una frazione dei token immessi sul mercato ha trovato un acquirente.
Il balzo in avanti del Doge, trainato da Musk. Le previsioni di ChatGPT
Vola anche Ethereum +7% a 2.598 dollari, mentre si registra l’exploit del Doge o Dogecoin (criptovaluta utilizzata per le transazioni peer-to-peer), che tanto piace a Elon Musk: balzo in avanti del 30%, portandosi oltre i 21 centesimi per token.
Anche in questo caso, il Doge ha surfato bene sulle intenzioni degli investitori, che hanno seguito il flusso degli eventi e delle dichiarazioni delle ultime settimane.
Gli investitori avevano fiutato bene la crescita di Trump nelle intenzioni di voto e il Doge ne ha guadagnato un 25% nelle ultime due settimane, superando anche la risalita del Bitcoin (+12%).
Secondo ChatGPT (l’intelligenza artificiale di OpenAI), Doge potrebbe raggiungere un valore compreso tra 0,50 e 0,60 dollari nel momento in cui Musk entrerà a far parte dell’amministrazione di Trump.
Se successivamente Musk dovesse riuscire a far approvare normative favorevoli per il mercato crypto, Dogecoin potrebbe continuare ad aumentare, avvicinandosi alla soglia di 0,80-1 dollaro.
Un dato legato anche alla notizia di un incarico di Governo a Elon Musk, grande sostenitore di Trump, che dovrebbe guidare il Dipartimento dell’efficienza governativa, il DOGE (Department of Government Efficiency).
Va ricordato che Tesla ha iniziato ad accettare pagamenti in Dogecoin per il merchandising aziendale a partire dal 14 Gennaio 2022, supportando direttamente la crescita della criptovaluta. L’azienda chiarì inoltre che supportava solo i pagamenti in Dogecoin e che qualsiasi altro “asset digitale non Dogecoin inviato a Tesla non sarà restituito all’acquirente”.
Il supporto a Trump e i grandi vantaggi per le imprese di Musk
L’imprenditore multimiliardario risulta essere tra i principali contribuenti con un obolo versato di oltre 130 milioni di dollari.
Nella notte italiana, Musk postava su X: “Game, set and match“, gioco, set e partita, annunciando in anticipo la vittoria di Trump alle presidenziali USA.
La corsa al momento vittoriosa di Trump ha tirato anche il volo di Tesla in pre-apertura a Wall Street, con un +13%. Il titolo del costruttore di auto elettriche è indicato dagli analisti come tra quelli più favorito dall’esito del voto dopo il sostegno di Elon Musk alla campagna elettorale del candidato repubblicano.
In questo momento storico, da non sottovalutare il peso esagerato che un ruolo istituzionale come quello offerto da Trump a Musk avrebbe sul mondo delle imprese americane e sulla libera concorrenza, anche considerando la capacità di influenzare politica e opinione pubblica tramite la piattaforma X.
Musk avrebbe un’enorme influenza su tutte le agenzie governative chiamate a regolare i tanti settori in cui le sue imprese sono attive, da SpaceX nell’industria aerospaziale a Tesla nell’automotive, fino alla startup xAI nell’intelligenza artificiale e i robot Tesla nell’automazione robotica.