Trump sceglie Isaacman come nuovo amministratore della NASA
L’avventura spaziale americana è iniziata decenni fa, ma a partire dalla fine degli anni ’10 del nuovo millennio ha preso nuovo slancio, con una crescente commercializzazione dei progetti e dei servizi dell’Agenzia spaziale americana, la NASA.
Donald Trump fin dalla sua prima presidenza ha promosso l’economia e l’industria spaziale, con particolare accento sui lanci commerciali. Ora che un nuovo mandato è stato ufficializzato dal voto di novembre, il Presidente eletto potrebbe dare un nuovo ulteriore impulso all’esplorazione ed in particolar modo alla Space economy.
Come di consueto, attraverso il social di famiglia presidenziale Truth, Trump ha annunciato che Jared Taylor Isaacman, imprenditore, pilota, astronauta e filantropo, sarà il nuovo amministratore della NASA al posto di Bill Nelson.
Isaacman, imprenditore multimiliardario ed esperto pilota militare
Partiamo da un dato: aviatore esperto, qualificato per pilotare aerei militari (si è esibito anche in spettacoli aerei stabilendo un record mondiale per volo intorno al mondo), a settembre 2024, il patrimonio netto stimato di Isaacman era di 1,9 miliardi di dollari.
È il fondatore di Draken International, una società con sede in Florida che addestra piloti per le forze armate Usa (la società gestisce una delle flotte più grandi al mondo di jet da combattimento privati), e il fondatore e Ceo di Shift4 Payments, una piattaforma di elaborazione di pagamenti.
Il suo nome, inoltre, non dovrebbe risultarci proprio nuovo, perché era il comandante della missione orbitale Polaris Down, che a settembre riportò degli esseri umani a 740 km di altitudine sulla Terra per una passeggiata spaziale (nel suo caso di un civile).
Questa nomina potrebbe avere anche un effetto diretto sul progetto Artemis, che ha visto nel 2022 il primo volo del razzo lunare Artemis 1, che dovrebbe secondo i piani portare la prima donna sulla Luna entro il 2026.
La sua amicizia con Elon Musk e gli investimenti privati in SpaceX
Una delle componenti chiave del progetto Artemis è lo sviluppo dello Space Launch System e del suo razzo per carichi pesanti, che potrebbe esser sostituito in corsa dal sistema Starship portato avanti da SpaceX, la società di Elon Musk, altro imprenditore di successo e miliardario che da tempo guarda al business spaziale, soprattutto per voli di lunga durata e con passeggeri a bordo, sia per la Luna, sia un giorno per Marte.
Isaacman ha investito direttamente in SpaceX (secondo fonti autorevoli circa 200 milioni di dollari per la missione SpaceX Inspiration4 del 2021) e la nomina di Musk come capo del nuovo Dipartimento per l’efficienza governativa potrebbe avere un certo peso sulle prossime decisioni del nuovo capo della NASA.
Gli USA vogliono la fetta più grande della Space economy globale
Secondo dati ufficiali dell’US Bureau of Economic Analysis, nel 2022, l’economia spaziale ha contribuito con 131,8 miliardi di dollari al PIL degli Stati Uniti, rappresentando lo 0,5% del PIL totale e ha registrato una crescita del PIL reale del 2,3%, superando il tasso di crescita economica complessiva degli Stati Uniti che è stato dell’1,9%.
Questo tasso di crescita è trainato dall’industria governativa (+7,2%), in particolare della Difesa nazionale, mentre le industrie private hanno registrato una crescita dello 0,9%. Inoltre, l’economia spaziale ha generato 232,1 miliardi di dollari di produzione lorda e 54,5 miliardi di dollari di ricavi nel settore privato, sostenendo qui 347.000 posti di lavoro.
Nel 2019, la spesa pubblica riguardava circa il 20% dell’economia spaziale mondiale, pari a circa 87 miliardi di dollari. Il governo degli Stati Uniti è stato il maggiore contributore nel 2020, con un budget della NASA di oltre 22,5 miliardi di dollari. Altri importanti attori governativi sono l’Agenzia spaziale europea e la Cina, tuttavia la loro spesa combinata nel 2017 è stata pari a soli 10,7 miliardi di dollari, poco più della metà di quanto messo sul piatto dalla NASA per lo stesso periodo.
Spazio, un mercato mondiale ricchissimo e in rapida crescita
L’industria spaziale commerciale sta vivendo una crescita senza precedenti, alimentata dai progressi tecnologici e dai costi di lancio ridotti. Secondo McKinsey, il mercato spaziale si è espanso fino a circa 447 miliardi di dollari, un aumento significativo rispetto ai 280 miliardi di dollari del 2010.
I progetti indicano una crescita potenziale di oltre 1 trilione di dollari entro il 2030, trainati dall’aumento del numero di satelliti attivi, che potrebbe triplicare entro il prossimo decennio.
Secondo stime del World Economic Forum, infine, l’economia spaziale dovrebbe raggiungere 1,8 trilioni di dollari, in aumento rispetto ai 630 miliardi di dollari del 2023 e con un tasso medio del +9% annuo, una cifra significativamente superiore al tasso di crescita del PIL globale.