Il Presidente americano Donald Trump ha firmato il decreto esecutivo con cui ufficialmente si obbliga la cinese ByteDance a vendere la partecipazione di TikTok negli Stati Uniti. La decisione è stata anticipata da una legge approvata in Senato con cui si vieta ai dipendenti federali l’uso dell’app cinese.
Alla fine si è passati dalle parole ai fatti e ora, “passati 45 giorni, ogni società americana che continuerà a fare affari con Tiktok sarà soggetta a sanzioni e provvedimenti”, ha tuonato il Presidente.
Per rincarare la dose, oltre a TikTok, anche l’applicazione di messaggistica istantanea WeChat potrebbe subire la stessa sorte. È bastato un annuncio di questo tipo per far perdere alla proprietaria Tencent oltre il 6% alla borsa di Hong Kong.
Le mire di Microsoft
In questa lunga guerra di logoramento tra Washington e Pechino, l’azione della Casa Bianca contro la Cina incrocia anche le manovre di Microsoft, che ormai punta chiaramente all’acquisizione di Tiktok non solo in patria, ma nel resto del mondo intero.
Non solo Usa, ma anche Europa e India, Canada, Australia e Nuova Zelanda, questi i mercati di interesse per il gigante tecnologico americano, secondo quanto riportato in un articolo del Financial Times.
Ufficialmente, tale mira espansionistica, potrebbe esser stata decisa per evitare problemi amministrativi e burocratici indicati come inevitabili, in termini di operatività back office e anche per consentire a tutti gli utenti iscritti di continuare ad utilizzare l’app nei loro spostamenti da un Paesi ad un altro.
Il tesoro indiano
L’India è uno dei Paesi che più di altri ha accumulato download su download dell’applicazione TikTok: oltre 650 milioni, secondo Sensor Tower.
Nonostante il successo dell’app, però, Nuova Dehli ha deciso di inserire la piattaforma in una black list (assieme ad altri 59 servizi made in China) per motivi di sicurezza nazionale e l’eventuale acquisto da parte di Microsoft avrebbe come prima conseguenza la sua riabilitazione ufficiale (cambio di proprietà, fine della minaccia).
In India, TikTok ha 200 milioni di utenti registrati e, secondo quanto affermato al quotidiano finanziario da Anand Lunia di India Quotient, il valore attuale dell’app indiana è compreso tra 5 e 10 miliardi di dollari.
TikTok e sicurezza nazionale
La giustificazione del bando americano all’app cinese è tutto nella minaccia alla sicurezza nazionale. Applicazioni come questa, secondo la Casa Bianca, sono uno strumento nelle mani di Pechino per sottrarre dati di massima rilevanza nazionale e strategica da aziende e amministrazioni pubbliche degli Stati Uniti.
Una minaccia all’economia e alle infrastrutture, alla sicurezza nazionale e dei cittadini, ma soprattutto un’app che può raggiungere questi risultati sfruttando i download dei dipendenti federali sui device personali.
TikTok è stata scaricata 175 milioni di volte negli Stati Uniti.
Per WeChat l’accusa è praticamente la stessa, una volta scaricata darà modo alle presunte “spie” cinesi di rubare dati sensibili ai cittadini americani e a chi li amministra.