In rapporti tesi con il Papa, Trump sbarca in Vaticano
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Donald Trump e’ sbarcato a Roma: ne parla tutta la stampa francofona riferendo come l’Air Force One nel tardo pomeriggio di ieri martedi’ 2 maggio sia atterrato all’aeroporto di Fiumicino, preceduto da quattro aerei che hanno riversato sulla pista tutto il materiale necessario alla visita del presidente Usa; a cominciare dai 70 veicoli di cui sara’ composto il corteo che oggi mercoledi’ 24 portera’ Trump al Quirinale, dove sara’ ricevuto dal presidente italiano Sergio Mattarella, ed in Vaticano per una udienza da Papa Francesco. Per ognuno degli appuntamenti di Trump il protocollo ha elaborato quattro diversi itinerari e quello scelto sara’ mantenuto segreto fino all’ultimo momento: le zone della capitale italiana che saranno attraversate dal corteo del presidente Usa saranno passate attentamente al setaccio dagli artificieri coadiuvate da unita’ cinofile e controllate dai tiratori scelti piazzati un poi’ dappertutto sui tetti della citta’ di Roma che e’ stata posta in stato di massima allerta. Ma la tensione piu’ grande, secondo il quotidiano economico francese “Les Echos”, si avvertira’ proprio nello studio del Pontefice, apice dei contrasti che l’hanno opposto a Trump sin dalla campagna elettorale presidenziale dello scorso autunno negli Stati Uniti su temi quali l’accoglienza da riservare ai migranti, la lotta al riscaldamento climatico globale, il contrasto alle ineguaglianze economiche e sociali, il rapporto con il mondo musulmano e la strategia per portare la pace in Medio Oriente. Il Vaticano auspica che emergano convergenze che permettano all’incontro di “svolgersi bene”: resta da vedere, scrive “Les Echos”, se si trattera’ di una convinzione fondata o di un pio desiderio; ad ogni modo il terreno e’ stato preparato dai cardinali statunitensi che nella santa Sede sono schierati sia sul versante dei “conservatori” vicini a Trump che su quello dei “progressisti”. A Roma, secondo il corrispondente del giornale francese Olivier Tosseri, non si e’ rimasti insensibili ai gesti fatti dal presidente Usa a proposito dei “valori non negoziabili”, secondo l’espressione cara all’ex papa Benedetto XVI: in particolare in materia di aborto, matrimonio omosessuale ed eutanasia. Da parte sua Trump negli Stati Uniti sta attraversando una vera e propria via crucis, ed il presidente ha piu’ che mai bisogno del supporto dei cattolici al Congresso. E’ difficile che tra i due uomini nasca una alchimia, conclude “Les Echos”; ma anche se non si assistera’ ad un miracolo, il loro incontro potra’ comunque essere un perfetto esempio di Realpolitik.
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Regno Unito, campagna elettorale sospesa
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Theresa May, premier del Regno Unito e leader del Partito conservatore, e le altre forze politiche, riferisce il quotidiano britannico “The Guardian “, hanno sospeso la campagna elettorale a causa dell’attentato di Manchester. May, cancellato un intervento nell’Inghilterra sud-occidentale, ha presieduto una riunione del comitato di emergenza Cobra e ha avuto un colloquio con Jeremy Corbyn, leader del Labour, il maggiore partito di opposizione; quindi si e’ recata nella citta’ colpita. Corbyn ha concordato sull’opportunita’ della sospensione e annullato un evento nelle West Midlands. Nicola Sturgeon, prima ministra della Scozia e leader del Partito nazionale scozzese (Snp), ha rinviato la presentazione del programma; anche lei ha presieduto una riunione d’emergenza. Il leader liberaldemocratico, Tim Farron, ha rinunciato a una visita elettorale a Gibilterra. Tutti i leader politici si sono uniti nella condanna dell’attacco terroristico e nella solidarieta’ alle vittime. L’ultimo partito che ha presentato il suo programma di governo prima che la campagna fosse interrotta e’ stato quello dei Verdi, con un documento di 23 pagine rivolto soprattutto ai giovani: tra le proposte, l’abolizione delle tasse universitarie e la remissione dei debiti di studio, un reddito di base universale, la settimana lavorativa di quattro giorni, un referendum sull’accordo finale sull’uscita dall’Unione Europea, la rottamazione del sistema di deterrenza nucleare Trident e l’aumento dei finanziamenti al servizio sanitario nazionale. Per quanto riguarda la tutela dell’ambiente, il partito guidato da Caroline Lucas propone l’istituzione di una nuova autorita’ di vigilanza, la creazione di operatori energetici locali alternativi ai sei maggiori fornitori che dominano il mercato, un sistema di deposito per mettere fine allo spreco di bottiglie di plastica (16 milioni di pezzi al giorno), una legge per ridurre l’inquinamento atmosferico, il divieto di fratturazione idraulica, la dismissione delle centrali a carbone entro il 2023, la cancellazione dei progetti di nuovi impianti nucleari compreso quello di Hinkley Point.
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Terrorismo, la strategia della Spagna per individuare gli individui sospetti
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Mentre il terrorista attivava l’ordigno della strage di Manchester, la polizia spagnola portava a termine l’arresto di due estremisti, pronti – secondo gli inquirenti – a farsi sentire con azioni a suon di esplosivi. Lo scrive il quotidiano “El Mundo” presentando le strategie messe in campo dalle forze di sicurezza spagnole per cercare di contrastare il fenomeno terroristico. Punto di partenza e’ la caccia agli elementi considerati pericolosi. Operazione difficile dal momento che il “nemico”, lungi dall’ostentare le sue insegne, vive al riparo dell’anonimato che puo’ offrire il web e si addestra proprio navigando in un universo infinito di informazioni su come si costruiscono bombe e su come si istruiscono potenziali suicidi. Individui difficili da rintracciare, dunque, se non dagli stessi parenti e amici piu’ stretti. “In Spagna esiste una tecnica investigativa (promossa da alcuni procuratori) per offrire strumenti che permettano di intercettare l’attenzione di questi ambienti”. L’idea e’ che “amici o parenti dell’estremista abbiano a disposizione canali per collaborare con la giustizia, senza esporsi, come se fossero testimoni protetti e con tutte le garanzie” necessarie a preservare la loro sicurezza. Uno strumento che permette di restringere l’ampiezza della base di sospetti cui concentrare gli sforzi investigativi, condizione fondamentale per evitare perdite di tempo. “Non si puo’ aspettare” che un individuo con “alto livello di radicalizzazione” dia un segnale di azione per intervenire, sottolineano fonti della sicurezza spiegando che “il lavoro preventivo e’ essenziale”. Anche perche’ non e’ prevedibile il tempo che puo’ passare tra il momento in cui un elemento decida di agire e l’azione vera e propria. L’articolo riferisce a questo proposito della sorpresa con cui alcuni settori delle forze di polizia hanno accolto una recente sentenza del Tribunal Supremo che azzerava il primo arresto di due estremisti considerati “pronti” a compiere un attentato ma non colti nell’atto di eseguirlo.
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Usa, l’ex direttore della Cia Brennan testimoni al Senato sulle “intromissioni” della Russia
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – La Russia ha “sfacciatamente” interferito con le elezioni presidenziali statunitensi dello scorso anno, nonostante gli avvertimenti diretti rivolti dall’intelligence Usa ad alti funzionari del Cremlino. Lo ha dichiarato ieri l’ex direttore della Cia John Brennan, nel corso di una testimonianza di fronte alla commissione Intelligence del Senato Usa, che indaga per l’appunto sulle “intromissioni” della Russia nel processo politico del paese. Brennan, come gli altri leader ed ex leader dell’apparato di intelligence Usa, non ha formulato alcuna accusa diretta e circostanziata di collusione tra il presidente Donald Trump o membri della sua campagna elettorale e il Cremlino; ma ha fatto luce su alcune delle dinamiche che hanno innescato la contorta vicenda. E’ stata propria la Cia, ha spiegato Brennan, a consegnare al Federal Bureau of Investigation (Fbi) le informazioni che hanno contribuito a far partire le indagini, in corso ormai da quasi un anno e oggetto di furiose polemiche politiche. “Sapevo che esisteva una base di informazioni e intelligence sufficiente a giustificare ulteriori indagini da parte dell’Fbi, per determinare se cittadini statunitensi stessero cospirando o fossero collusi con funzionari russi”. Brennan ha fatto ricorso piu’ volte, durante la testimonianza, a termini dalle implicazioni gravissime, come appunto “cospirazione” e “collusione”, mantenendosi pero’ sempre entro i limiti della ricostruzione ipotetica. La Cia, ha spiegato, aveva accertato contatti tra soggetti russi e individui statunitensi – Brennan non ha voluto precisare se membri a tutti gli effetti della campagna di Trump o meno – ma non ha potuto verificare se questi contatti abbiano portato a una qualche forma di coordinamento, “volontario o involontario”. L’ex direttore della Cia ha calcato con forza l’aspetto legato all’inconsapevolezza degli eventuali “collusi”: “Spesso – ha dichiarato – gli individui che imboccano la via del tradimento non se ne rendono nemmeno conto, sino a quando e’ troppo tardi”. Brennan ha ammesso di non essere a conoscenza di alcun elemento che avvalori le accuse di “collusione” tra Trump e la Russia rivolte al presidente dai Democratici. L’ex direttore della Cia, che al culmine della campagna presidenziale dello scorso anno si era scontrato pubblicamente in piu’ occasioni con il presidente, ha anche dichiarato di non essere a conoscenza di tentativi, da parte dell’attuale amministrazione presidenziale, di intromettersi nelle indagini dell’intelligence sulla questione. Ieri sarebbe dovuto comparire di fronte a una commissione della Camera anche l’ex direttore dell’Fbi James Comey, da poco licenziato da Trump. La sua testimonianza, pero’, e’ stata rinviata in attesa di un suo confronto diretto con il nuovo procuratore speciale per le indagini sulla Russia, Robert Mueller.
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Usa, il procuratore generale Sessions prosegue l’offensiva contro le “citta’ santuario”
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, guidato dal procuratore generale Jeff Sessions, ha inserito nella sua proposta di bilancio una serie di modifiche normative tese a forzare la consegna, da parte delle “citta’ santuario”, degli immigrati clandestini sospettati di reati penali. Ad oggi, diverse amministrazioni locali rifiutano di collaborare con le autorita’ federali per l’arresto e la deportazione degli immigrati irregolari macchiatisi di reati; queste amministrazioni di orientamento politico democratico si proclamano “santuari” per gli immigrati irregolari, di cui sostengono il diritto a rimanere sul territorio nazionale. Il procuratore generale Sessions ha minacciato di tagliare i contributi del dipartimento di Giustizia per le attivita’ di polizia, di tutela dell’ordine e giudiziarie a tutte le amministrazioni che rifiutano di ottemperare alle norme federali in materia di immigrazione. La minaccia ha suscitato dure critiche da parte di diversi attivisti per i diritti civili, amministratori e capi dei dipartimenti di polizia locali potenzialmente interessati dal provvedimento, che sono funzionari di nomina politica. “Costringere gli stati e le giurisdizioni locali ad applicare le nome federali in materia di immigrazione terrorizza le comunita’ di immigrati e rende l’intera comunita’ meno sicura, e non piu’ sicura, come sanno i capi della polizia in tutto il paese”, ha dichiarato ad esempio Lee Galernt, vicedirettore del progetto per i diritti degli immigrati dell’American Civil Liberties Union (Aclu). E’ difficile, comunque, che la proposta di Sessions possa divenire realta’, dal momento che la proposta di bilancio del presidente Usa Donald Trump si e’ gia’ scontrata con l’opposizione bipartisan del Congresso. Per il momento, la battaglia politica sulle “santuary cities” si svolge perlopiu’ a livello di Stati federati: il Texas, ad esempio, ha appena bandito le citta’ santuario tramite una legge statale.
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Regno Unito, l’economia di Londra sovvenziona il resto del paese
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Londra e il sud dell’Inghilterra, riferisce il “Financial Times”, sovvenzionano il resto del Regno Unito. Secondo gli ultimi dati dell’Office for National Statistics (Ons), l’istituto nazionale di statistica, relativi all’anno finanziario 2015-16, il governo ha preso in prestito 72,1 miliardi di sterline, in media 1.108 pro capite, ma il quadro del paese presenta grandi differenze. Benche’ la capitale abbia beneficiato di una spesa pubblica relativamente alta, 12.686 sterline a persona, al di sopra della media nazionale, di 11.579, il suo gettito fiscale, di 15.576 sterline pro capite, e’ stato superiore, di 3.070 sterline, un avanzo pari al sette per cento del valore aggiunto lordo creato dall’economia londinese. Anche l’Inghilterra sud-orientale e quella orientale hanno versato piu’ tasse di quante ne abbiano ricevute sotto forma di spesa pubblica, con surplus rispettivamente di 1.667 e 242 sterline a persona. Tutte le altre aree hanno ricevuto piu’ di quanto abbiano pagato. Il deficit maggiore si registra nell’Irlanda del Nord: 5.437 sterline pro capite; il disavanzo complessivo e’ pari al 29 per cento del valore aggiunto lordo creato dall’economia nordirlandese. Il livello piu’ basso di tasse si registra, invece, nel Galles: 7.986 sterline a persona.
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La Francia si infiamma per uno sketch omofobo in tv
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Mentre il governo del neo presidente Emmanuel Macron fa i suoi primi passi e si proietta verso le elezioni parlamentari dell’11 e 18 giugno prossimo alla ricerca di una maggioranza nella futura Assemblea Nazionale, in questi giorni la Francia sembra piuttosto appassionarsi alle polemiche che vedono protagonista il controverso conduttore televisivo Cyril Hanouna, ora accusato di omofobia: come se non bastasse la procedura di infrazione avviata dal Conseil de l’audiovisuel (Csa, il gendarme francese dei programmi radio-televisivi; ndr), riporta il quotidiano “Le Figaro”, una cinquantina di inserzionisti pubblicitari hanno annunciato la sospensione dei loro spot all’interno del programma “Touche pas a’ mon poste” (“Non toccate la mia posta”, ndr) ospitato dalla C8, che per importanza e’ la quinta rete televisiva francese. Al centro della polemica c’e’ uno sketch andato in onda la scorsa settimana nella puntata speciale “Baba Hotline”: la redazione del programma aveva pubblicato su un sito di incontri sentimentali un falso annuncio da parte di un presunto “giovane bisessuale”, Cyril Hanouna poi ha risposto a quanti gli hanno telefonato fingendo una voce effeminata; una selezione assai “spinta” delle conversazioni registrate e’ andata in onda provocando grandi risate tra il pubblico in studio, ma anche la reazione indignata di decine di migliaia di telespettatori che hanno accusato il conduttore tv di omofobia. Lui ha cercato di difendersi, ma lo ha fatto con spiegazioni piuttosto arroganti ed ha rifiutato di scusarsi; e cosi’ la polemica e’ montata nel corso del fine settimana finche’ il Csa non ha deciso di intervenire. Non e’ la prima volta che il gendarme francese dei programmi radio-televisivi prende di mira Cyril Hanouna, senza pero’ alcuna conseguenza pratica; ma questa volta le cose potrebbero prendere una piega assai diversa. La C8 ora e’ colpita direttamente nel portafoglio, cioe’ nella pubblicita’: aziende come Disneyland, EasyJet, Guerlain, Psa, Bosch, Pampers, Decathlon, Nestle’ e RedBull e Cofidis hanno deciso di sospendere i propri spot all’ora del programma di Cyril Hanouna, che e’ la trasmissione di punta della rete che a sua volta e’ quella piu’ remunerativa del gruppo televisivo Canal+; e di ora in ora si allunga la lista degli inserzionisti che stanno ritirando i propri spot. L’incendio pubblicitario, scrive il “Figaro”, riuscira’ dove non e’ riuscito il Csa, e cioe’ costringere il sanguigno Cyril Hanouna a fare marcia indietro ed a scusarsi pubblicamente?
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Criminalita’ informatica, gli ospedali tedeschi sono vulnerabili?
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – L’attacco informatico globale effettuato dieci giorni fa tramite il virus “WannaCry”, che ha paralizzato gli ospedali britannici, ha messo in evidenza la vulnerabilita’ dei presidi medici anche in Germania, dove per fortuna i danni sono stati contenuti. “Questo non deve farci credere di essere al sicuro”, avverte Heiko Ries, presidente della Federazione dei manager It degli ospedali tedeschi. Risale appena ad un anno fa l’ultimo, pesante attacco informatico ai danni degli ospedali tedeschi. Secondo le stime di Ries, lo scorso anno i centri medici tedeschi vulnerabili a questo tipo di attacchi erano piu’ di un centinaio. “Molti nascondono il problema per il timore di una perdita di reputazione”, spiega l’esperto. Oggi le cartelle cliniche elettroniche permettono di memorizzare i dati dei pazienti e le operazioni sono organizzate su supporti informatici, permettendo agli ospedali una pianificazione piu’ efficiente. L’informazione espone pero’ queste strutture agli attacchi degli hacker, lasciando potenzialmente medici ed infermieri privi delle informazioni relative ai pazienti. Nella primavera del 2016 il Lukas Hospital di Neuss sul Reno, altamente digitalizzato, dovette chiudere il proprio pronto soccorso per un attacco del genere. Tuttavia, in Germania meno dell’un per cento degli ospedali locali sono completamente digitalizzati. Se tali sistemi fossero invece utilizzati si potrebbero risparmiare ogni anno ben 39 miliardi di euro, secondo i dati dell’Associazione informatica dei dati sanitari (Bvitg). L’ad della Bvitg Matthias Meierhofer ha criticato la generale esitazione ad affrontare le spese per la sicurezza: “In Germania abbiamo un tasso d’investimento nel settore It pari solo a circa l’1,4 per cento, collocandoci nella parte bassa dei Paesi dell’Ocse. Sarebbe necessario un 3-5 per cento”. Molto e’ il denaro che va perso per il ritardo nella digitalizzazione degli ospedali secondo Jan Neuhaus, direttore della sezione It presso la Federazione tedesca degli ospedali. Per i prossimi 6 anni sono necessari 10 miliardi di euro per la modernizzazione delle infrastrutture informatiche della sanita’, e la Federazione tedesca vuol fare rispettare un contratto di digitalizzazione per le cliniche. L’Ufficio federale per la sicurezza nella tecnologia dell’informazione (Bsi) e’ allarmato per possibili attacchi: “Gli ospedali sono generalmente considerati obiettivi di valore per la criminalita’ informatica, in quanto la disponibilita’ a pagare e’ secondo i criminali piu’ elevata”, ha detto un portavoce del Bsi. Tuttavia, finora solo gli ospedali con almeno 30 mila pazienti annui si sono adeguati alle specifiche previste dalla legge. Secondo Ries sono “circa 1.900 gli ospedali a rischio”; per migliorare il quadro generale, avverte, occorrono investimenti consistenti.
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Dialogo sul clima di Petersberg, “c’e’ un elefante nella stanza”
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha preso parte al Dialogo sul clima di Petersberg, ieri, sposando pubblicamente l’agenda promossa dagli ambientalisti per la dismissione del carbone come fonte di approvvigionamento energetico: “La rivoluzione energetica lo dimostra: e’ necessario iniziare, poi i costi scenderanno. A livello globale il prezzo delle energie rinnovabili e’ sceso enormemente”. Davanti ai rappresentanti di 35 paesi riuniti per l’evento, Merkel ha aggiunto: “La transizione energetica tedesca lo dimostra: la prosperita’ e la sostenibilita’ possono andare di pari passo”. Anche il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria, e’ dello stesso parere: “Il messaggio e’ molto chiaro: (le misure contro) il cambiamento climatico e la crescita sono del tutto compatibili”, ha dichiarato. “L’ideale”, ha ribadito il cancelliere, ” sarebbe che le emissioni inquinanti avessero un costo in tutto il mondo”. L’Ocse ha avviato uno studio in proposito su iniziativa del governo federale, in vista della presidenza tedesca del G20 dei Paesi industrializzati ed emergenti. “Cerco di convincere i dubbiosi”, ha spiegato Merkel. Il primo ministro delle isole Figi, Frank Bainimarama, ha toccato pero’ la nota dolente: “C’e’ un elefante nella stanza” di cui nessuno parla, ha ammonito, riferendosi agli Stati Uniti e all’amministrazione del presidente Donald Trump, di cui ancora non e’ chiara la posizione in merito alle politiche contro i mutamenti climatici. Merkel ha optato evidentemente per la cautela, in vista del G7 che si terra’ fra pochi giorni in Sicilia.
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Venezuela, entro luglio le elezioni della Costituente, pioggia di critiche dall’opposizione
24 mag 11:03 – (Agenzia Nova) – Il processo e’ “irreversibile”. L’elezione dei 540 membri dell’Assemblea costituente venezuelana si terra’ “alla fine del mese di luglio”. E a dicembre si terranno le elezioni di governatori e parlamenti regionali. Lo ha detto la presidente del Potere elettorale venezuelano Tibisay Lucena poche ore prima che il presidente Nicolas Maduro si recasse al Consiglio nazionale elettorale per presentare il decreto con cui si gettano le basi per riformare la Carta. Aprendo un nuovo capitolo di polemiche destinato ad aggravare un quadro reso instabile da quasi due mesi di proteste e scontri in tutto il paese. Nelle piazze, teatro delle manifestazioni indette per chiedere il ripristino delle garanzie democratiche, sono morte oltre 50 persone. Maduro riporta l’origine della tragedia alla volonta’ “golpista” animata dalla “destra borghese” venezuelana con l’appoggio delle potenze straniere desiderose di mettere le mani sul paese caraibico. E fissa nella Costituente che dovra’ rivedere la Carta firmata da Hugo Chavez nel 1999 lo strumento per ottenere la pace e la conciliazione. Ma sul progetto si rovesciano abbondanti le critiche. In primo luogo quelle di chi vede nella nuova chiamata alle urne un ulteriore temporeggiamento rispetto al calendario elettorale gia’ disatteso: e’ opinione comune che la convocazione di elezioni regolari darebbe consensi alle opposizioni. Poi ci sono le obiezioni tecniche. I costituenti saranno 540, 168 dei quali verranno eletti tra una serie di categorie “protette”. imprenditori, contadini e pescatori, persone con disabilita’, studenti, lavoratori, pensionati e membri di organizzazioni di base create dal governo. Si tratta, obiettano i critici, di categorie con cui l’esecutivo ha stabilito nel tempo rapporti di fedelta’ che rendono prevedibile l’orientamento al momento del voto. E che potranno avere diritto a una rappresentanza solo se certificati da “istituzioni ufficiali”. Il resto dei costituenti verra’ scelto per elezione diretta, uno per ogni singolo comune. Un criterio che finisce per alterare la rappresentativita’, dando alle piccole localita’ – ritenute piu’ fedeli al chavismo – lo stesso peso di cui godono citta’ dove la protesta contro Maduro e’ piu’ forte e potrebbe tradursi in maggiore dissenso. Non passa poi sotto silenzio il fatto che la Costituente, che formalmente non dovra’ sostituire gli altri poteri dello Stato, effettuera’ i lavori nei locali che attualmente sono della Asamblea nacional, il Parlamento dominato dalle opposizioni, le cui funzioni sono da oltre un anno disconosciute dal governo.
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