Fonti rinnovabili, in Italia cresce solo il fotovoltaico
L’Italia dell’energia pulita inizia a conquistare terreno e i risultati sono tangibili a livello nazionale. secondo l’Osservatorio Fonti energetiche rinnovabili (Fer) di Anie Rinnovabili, nel primo trimestre del 2021 le nuove installazioni di fotovoltaico hanno segnato dei nuovi record.
Complessivamente, secondo il Report dell’Osservatorio, le fonti rinnovabili hanno registrato un piccolo incremento del +2% di nuova capacità installata sullo stesso periodo del 2020, ma andando nel dettaglio si campisce il perché di questo miglioramento delle performance piuttosto contenuto.
Solo il fotovoltaico ha segnato un aumento considerevole degli impianti in Italia, con un +32% su base annua, mentre l’eolico ha registrato un -31% e l’idroelettrico un -79%.
Sono gli impianti solari ad aver innalzato la media mensile del 2020 di 47 MW di capacità, portandola a 50,5 MW.
Le regioni che hanno registrato il maggior incremento in termini di potenza, secondo ANIE FER, sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, mentre quelle con il maggior decremento sono Campania, Liguria, Marche e Sicilia.
Boom dei sistemi di accumulo nell’ultimo anno
La buona notizia, assieme alla crescita del fotovoltaico, vero driver nel nostro Paese dell’elettrificazione pulita dell’economia e della nostra quotidianità (dalla smart home alla mobilità), è anche il gran salto in avanti dei sistemi di accumulo, delle nuove installazioni dell’energy storage registrate dall’Osservatorio sistemi di accumulo di ANIE.
In totale, sono stati installati 29.706 nuovi sistemi di accumulo nel nostro Paese durante il 2020, il 40% circa in più rispetto al 2019. Tali sistemi di accumulo, più comunemente chiamati batterie, sono da considerarsi strumenti strategici per procedere con l’elettrificazione dei trasporti, della mobilità, dei servizi e di parte dell’industria più leggera, tra cui la manifattura (qui l’elettrificazione dovrebbe poi mixarsi con l’idrogeno verde).
La potenza complessiva dei sistemi di accumulo installati è pari a 189 MW, mentre la capacità massima utilizzata si attesta sui 293 MWh, a cui si aggiungono gli impianti di Terna per complessivi 60 MW e 250 MWh.
“I buoni risultati del 2020 sono tutti da ricondursi al beneficio della detrazione fiscale del 50%, dato che dopo l’entrata in vigore del DL n. 34/2020 (cd. DL Rilancio) che ha istituito il superbonus con detrazione del 110% il mercato ha dovuto attendere la pubblicazione di ulteriori decreti attuativi e le disposizioni dell’Agenzia delle Entrate che si sono finalizzati nel quarto trimestre 2020“, secondo i ricercatori dell’Osservatorio.
“Se ne deduce che il maggior impulso agli investimenti di storage residenziali è stato possibile grazie alla misura introdotta dal DL Rilancio di cessione del credito e sconto in fattura anche agli istituti finanziari sia per l’aliquota del 110% che quella del 50%”, si legge nel commento dell’ANIE ai dati.
Il 99,9% dei sistemi di accumulo installati risulta abbinato ad un impianto fotovoltaico e di questi il 99% è abbinato ad un impianto fotovoltaico di taglia residenziale.
A tutto litio
La tecnologia più diffusa è quella a base Litio (96,3% circa del totale), seguita dal Piombo (3,6% circa) e dal supercondensatore (0,1%). Si registrano 11 sistemi di accumulo ad idrogeno.
Si osserva che la quasi totalità (99%) dei sistemi di accumulo è di taglia < 20 kWh con una netta prevalenza dei sistemi di capacità inferiore o uguale ai 5 kWh (44%) e di quelli compresi nel range tra 5 kWh e 10 kWh (40%).
La Lombardia è la regione con il maggior numero di sistemi installati (12.169 SdA per una potenza di 51 MW e una capacità di 85 MWh), seguita dal Veneto (6.707 SdA per una potenza di 30 MW e una capacità di 51 MWh), dall’Emilia Romagna (4.154 SdA per una potenza di 21 MW e una capacità di 32 MWh) e dal Piemonte (2.871 SdA per una potenza di 23 MW e una capacità di 29 MWh).