La digitalizzazione è una leva di business, rappresenta un vantaggio competitivo, aumenta la produttività e crea posti di lavoro. Ne sono consapevoli, ormai, il 40% delle imprese, anche le PMI, che chiedono nuovi incentivi anche sotto forma di bonus e credito d’imposta per procedere all’investimento digitale. Il quadro politico attuale è stabile e l’orizzonte temporale è di lungo termine. I fondi ci sono, basti pensare ai 6 miliardi di euro previsti dal Pnrr per la digitalizzazione della PA e alle risorse del Piano Transizione 4.0. Il riordino fiscale è in atto, con il DL in discussione al Senato che andrà presto alla camera per essere licenziato probabilmente a settembre. Quindi non c’è tempo da perdere e il digitale deve restare in cima all’agenda del Paese e non finire in secondo piano, magari all’ombra della transizione green di cui negli ultimi tempi si parla tanto e forse anche troppo.
Partecipanti
E’ quanto emerge, in estrema sintesi, dal dibattito intorno a un’indagine condotta da Kantar per conto di TeamSystem, società informatica specializzata in software e servizi digitali per le aziende in particolare Pmi, presentata oggi al Senato nella prestigiosa Sala Nassirya di Palazzo Madama, alla presenza del Senatore dell’onorevole Massimo Bitonci, Sottosegretario per Imprese e il made in Italy, il senatore Giorgio Maria Bergesio, Vicepresidente della IX Commissione del Senato, di Gian Marco Centinaio, Vice Presidente del Senato, Daniele Lombardo, Direttore Marketing, Relazioni istituzionali e Comunicazione di TeamSystem, Cristina Colombo, Client Impact Director, Sustainable Transformation Practice, Kantar Insights Italia.
Colombo (Kantar): Semplificare l’accesso agli incentivi
“Il 70% delle imprese conosce Industry 4.0, la metà consoce il piano di Transizone 4.0. Ma Meno di un terzo delle imprese considera i sostegni di Piano di Transizione 4.0 un driver per il proprio business”, ha detto Cristina Colombo, Client Impact Director, Sustainable Transformation Practice, Kantar Insights Italia. C’è quindi spazio per migliorare e rendere più accessibili i diversi incentivi che possono contribuire alla digitalizzazione del tessuto imprenditoriale del paese. Le priorità riguardano la necessità di semplificare e rendere più chiaro l’accesso alla miriade di incentivi che ci sono.
Lombardo (TeamSystem): Se non ora quando?
“Le imprese sono consapevoli dei benefici del digitale – ha detto Daniele Lombardo, Direttore Marketing, Relazioni istituzionali e Comunicazione di TeamSystem – E’ il momento di fare sistema. Le imprese guardano alle istituzioni e si aspettano un ruolo di guida rispetto ad una politica industriale fatta di regole e premialità. Secondo dati del Politecnico, una azienda che diventa più matura digitalmente guadagna il 14% della produttività e il 24% della sostenibilità. Diventa quindi più competitiva”.
E visto che il nostro paese è fatto di PMI e di filiere, anche il sistema di incentivi, bonus e credito d’imposta va ripensato in base alle esigenze delle singole imprese. Il contesto è favorevole, con i fondi del Pnrr disponibili, la riforma fiscale in corso in Italia e la riforma del patto di stabilità in Europa. In più, diversamente dal passato, le prospettive di stabilità del Governo sono profonde. I nuovi incentivi dovranno quindi tenere conto ad esempio del Cloud e su misura di Pmi e di microimprese.
Sottosegretario Bitonci: ‘Riordino incentivazione in corso al Senato’
“Il Dl delega per la riforma fiscale è alla Camera, mentre al Senato c’è in corso il riordino il sistema di incentivazione – ha detto Massimo Bitonci, Sottosegretario per Imprese e il made in Italy – l’obiettivo è disboscare la selva degli incentivi (Industria 4.0, Formazione, Legge Sabatini ecc) che sono più di 2mila seguendo delle priorità che mettano il digitale in prima fila – ha detto – e lo rendano accessibile per le imprese, di ogni dimensione e settore, per supportare la trasformazione di tutti i processi di business”. Gli incentivi al digitale dovranno diventare strutturali e certi per le imprese, con verifiche ex ante da parte dell’Agenzia delle Entrate e della Gdf con verifiche preventive.
Il sistema prevede inoltre la presenza di professionisti (artigiani e commercianti) come destinatari delle misure. Nel DL delega è previsto poi un portale unico, ha detto Bitonci. Gli ha fatto eco il senatore Giorgio Maria Bergesio, ricordando inoltre l’importanza delle ITIS Academy per la promozione di migliori competenze digitali nel nostro paese, e ha chiuso l’incontro il vice presidente del Senato Gian Marco Centinaio, richiamando tutti sulla necessità di completare la copertura di tutto il territorio: senza connessione non si va da nessuna parte.