Sistemi smart di gestione del traffico
Ottimizzare la gestione del traffico sarà fondamentale per le grandi città di tutto il mondo entro la fine del decennio. La popolazione urbana è in drastico aumento e la mobilità privata sta congestionando già adesso le strade delle principali metropoli, con conseguenze anche gravi sulla sicurezza, sull’economia e sulla salute.
Per questo si fa molto affidamento sui sistemi di gestione intelligente del traffico urbano (Smart traffic management systems), che sfruttano pienamente i vantaggi delle soluzioni digitali, dell’Internet of Things (IoT), del cloud, delle reti mobili di ultima generazione e dell’intelligenza artificiale (IA).
Secondo un nuovo Rapporto di Juniper Research, si stima che entro il 2027 tali sistemi smart ci consentiranno di ridurre le emissioni di diossido di carbonio (CO2) di 205 milioni di tonnellate, contro le 145,7 milioni di tonnellate attese per la fine dell’anno in corso.
Un potenziale di abbattimento della CO2 in aumento del 41%, ottenuto grazie al flusso di dati costante generato in prossimità della strada e soprattutto dei principali incroci cittadini.
Grazie a delle apposite piattaforme di rete e ad un’ampia offerta di applicazioni mobili dedicate, tali soluzioni favoriscono non solo un miglioramento della qualità dell’aria in città, ma anche l’utilizzo da parte dei cittadini di trasporti più ecologici.
Si investe soprattutto in semafori di nuova generazione per evitare gli ingorghi
I semafori di nuova generazione, integrati alla rete di comunicazioni tra veicoli e infrastrutture di viabilità (Vehicle-to-Vehicle e Vehicle-to-Grid), permettono di ridurre sensibilmente il traffico e quindi il tempo perso in coda da parte degli automobilisti.
In media, si legge nel commento allo studio, si potranno evitare a livello globale 36 ore di traffico a testa per ogni automobilista al mondo entro il 2027, in totale 4,7 miliardi di ore, a cui corrispondono un elevato valore economico per il tempo recuperato e consegnato al lavoro, allo studio e alla salute.
L’impiego di queste tecnologie farà crescere anche gli investimenti, che potrebbero raggiungere i 10,2 miliardi di dollari entro cinque anni per i sistemi di gestione avanzata degli incroci (smart intersection), praticamente il doppio della spesa stimata per la fine del 2022.
Solo negli Stati Uniti la spesa in smart traffic management systems crescerà a 6 miliardi di dollari entro il 2027.
Servono però la rete 5G e maggiore attenzione alla cybersecurity
Fondamentale sarà migliorare il livello di connettività tra i veicoli e l’infrastruttura stradale, promuovendo i progetti smart city e smart mobility, ma anche potenziando la rete 5G, che consentirà di integrare progressivamente l’IA, i sistemi di apprendimento automatico e certamente di accelerare lo sviluppo della guida autonoma di massimo livello.
Ultimo punto, in realtà il più rilevante, è quello della sicurezza ibrida delle infrastrutture, delle tecnologie e dei cittadini stessi, la cybersecurity.
Una città di questo tipo è fortemente connessa alla rete e i sistemi di gestione smart del traffico prevedono una connettività quasi totale (ad un passo dall’Internet of Everythings), cosa che espone tutti i soggetti in gioco al pericolo di attacchi informatici sempre più pericolosi.
Questo significa che oltre a preoccuparsi dei progetti 5G e della diffusione del nuovo standard di rete mobile, pur assolutamente necessario per migliorare le performance di molte soluzioni smart city, tra cui quelle per il traffico, al centro di ogni progetto deve sempre esserci la sicurezza informatica, virtuale e fisica delle infrastrutture.