La Toscana cavalca la digitalizzazione e da subito sceglie SPID, il Sistema pubblico per la gestione dell’identità digitale di cittadini e imprese. Ovvero sceglie, semplificando, il “pin unico”. La Regione infatti partecipa al progetto pilota che servirà a verificare le regole tecniche e le modalità che AgID, l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha dato nei regolamenti per attuare SPID.
Questo è possibile grazie all’infrastruttura di cui la Regione si è dotata già da tempo che è in grado di garantire l’identificazione e l’accesso ai servizi online a uso sia di Regione Toscana che delle pubbliche amministrazioni toscane che aderiscono a RTRT. Le nuove modalità di accesso previste da SPID sono quindi un nuovo canale che, sulla piattaforma regionale, si aggiunge agli attuali. Un’ulteriore passo verso la semplificazione.
“Al tempo degli smartphone e dei tablet non ha senso dover inserire una carta elettronica in un lettore per accedere a un servizio, per quanto “sensibile” – sottolinea l’assessore alla presidenza e ai sistemi informativi Vittorio Bugli – . Avendo la possibilità abbiamo scelto di attivarsi subito con SPID – ha detto l’assessore alla presidenza e ai sistemi informativi Vittorio Bugli -: un passo che ribadisce la volontà della Toscana di semplificare e smaterializzare percorsi che a volte sono vissuti come ostacoli. Il pin unico avrà il vantaggio di favorire lo sviluppo dei servizi perché li renderà più semplici da usare, avvicinando la pubblica amministrazione ai cittadini e all’innovazione“.
I primi test di integrazione con i fattori di identità digitale previsti da SPID saranno effettuati nel corso del mese di gennaio. In questo modo saranno resi disponibili agli utenti SPID tutti i servizi attualmente erogati sia dalla Regione che da tutte le pubbliche amministrazioni che usufruiscono della piattaforma. Tutte le pubbliche amministrazioni avranno tempo 24 mesi per adeguare a SPID le modalità di accesso ai propri servizi e integrarli alla piattaforma.
Cosa é SPID
E’ un codice che permette ai cittadini di identificarsi e di accedere in sicurezza a tutti i servizi della Pubblica amministrazione, anche quelli che richiedono dati estremamente personali. Un unico sistema che funziona per tutta la Pubblica amministrazione, permettendo per esempio di prenotare le analisi presso la Asl e scaricare i risultati sul computer di casa o sul telefonino, pagare le tasse o ricevere i rimborsi dell’agenzia delle entrate, iscriversi a un concorso pubblico, ottenere un certificato.
Non solo: uno stesso sistema che consente di accedere anche ai servizi di aziende private e banche che adotteranno questo passpartout digitale, permettendo così al cittadino di comprare libri on line o di fare comodamente le operazioni di home banking.
Si chiama SPID ma può essere chiamato anche “PIN unico”, è il Sistema Pubblico di Identificazione (SPID) ovvero l’infrastruttura nazionale di autenticazione dei cittadini italiani prevista per l’accesso a servizi online della pubblica amministrazione e dei privati. Insieme all’anagrafe unica rappresenta lo strumento principale dell’agenda per la semplificazione.
Il sistema SPID è costituito come insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, previo accreditamento da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete nei riguardi di cittadini e imprese per conto delle pubbliche amministrazioni. La Presidenza del Consiglio dei Ministri si è posta come priorità l’avvio di SPID entro aprile 2015.