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Torri Tv: Raiway-EI Towers in trattativa per il merger si danno nove mesi di tempo. Quale futuro industriale?

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Rai, F2i e MFE – MediaForEurope hanno sottoscritto un Memorandum of understanding non vincolante per l’avvio, anche con il coinvolgimento di Rai Way ed EI Towers, di taluni approfondimenti preliminari sugli aspetti industriali di una eventuale aggregazione tra Rai Way ed Ei Towers, nel rispetto del Dpcm del 22 maggio 2024, modificativo del Dpcm del 17 febbraio 2022. E’ quanto si legge in una nota congiunta delle società coinvolte.

Se ne parlava da anni, e ora i negoziati sono ufficialmente aperti.

Esclusiva fino al 30 settembre 2025

Il MoU prevede un periodo di esclusiva fino al 30 settembre 2025 e precisa i capisaldi della potenziale operazione (tra i quali, il mantenimento della quotazione della combined entity nonché la realizzazione della potenziale operazione con modalità che consentano di beneficiare dell’esenzione dall’obbligo di promuovere un’offerta pubblica di acquisto, secondo quanto previsto dalla normativa rilevante in materia) e una road map per la definizione dei termini della potenziale operazione entro la scadenza dell’esclusiva.
La potenziale operazione – prosegue la nota – resta soggetta, tra l’altro, allo svolgimento delle attività di due diligence, alla negoziazione e sottoscrizione di accordi vincolanti e all’approvazione da parte degli organi deliberativi delle parti coinvolte, nonché all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari.

I numeri del merger

Quasi 5mila torri tv, oltre 550 milioni di ricavi e un margine di profitto di 350 milioni. Sono i numeri del gruppo che potrebbe nascere dalla fusione fra Raiway ed Ei Towers, le società delle torri che diffondono il segnale di Rai e Mediaset. La nuova realtà dovrà rimanere quotata in Borsa, dove già Raiway capitalizza 1,6 miliardi. Per il resto, l’assetto del nuovo gruppo dipenderà dall’esito del negoziato dei prossimi mesi. La base di trattativa è solida: attesa da oltre un decennio, l’unione è stata più volte studiata dalle banche d’affari.

Nelle sue grandi linee, i più recenti schemi prevedono una cedola straordinaria per la Rai, che dovrebbe mantenere circa il 30-40% del nuovo gruppo. Quote inferiori spetterebbero a F2i e Mfe, che in futuro potrebbe uscire dal capitale del nuovo big delle torri. Molto dipenderà anche dalle prossime mosse della Rai che ha ricevuto dal governo l’autorizzazione a limare la sua quota del 65% in Raiway.

Quale il senso industriale dell’operazione

Resta da capire il senso industriale dell’operazione e la prospettiva di business che è legata a doppio filo al futuro del digitale terrestre. Si ricorda che il digitale terrestre avrà un tempo di vita limitato nel tempo, con scadenza nel 2031 massimo 2032. Che fare quando il digitale terrestre non ci sarà più?

Il 2031 è comunque dietro l’angolo.

Il tema industriale è cosa deve fare una società di torri televisive che nasce nel 2025 e dedicata ad un business che al più tardi nel 2032 dovrà essere rottamato. Cosa vuole fare da grande?

RaiWay oggi come oggi esiste soltanto per il contratto con RAI per l’uso delle sue torri.

Tra l’altro, a Rai converrebbe andare sugli altri multiplex, costano molto meno. Quanto costa affittare un Mux Rai (a RAI) e quanto costa affittarne uno Persidera?

Quale futuro per questi due grandi player?

Ci sarà bisogno delle torri alte anche in futuro? Magari per qualche applicazione IoT laddove c’è poco traffico?    

Raiway ci punta molto sull’IoT e su nuove applicazioni 5G. Mediaset si gode invece un anno record per ricavi e pubblicità. Vedremo come andrà a finire.

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