Il processo di quotazione di RaiWay è ormai avviato, l’intenzione dei vertici Rai è concludere l’operazione entro l’anno. Sul mercato finirà un pacchetto del 40% della società che controlla le torri di trasmissione televisiva della Rai, anche se ad oggi la quota esatta e il prezzo di vendita non sono ancora stati fissati. L’operazione, fortemente voluta dal Governo Renzi, potrebbe portare nelle casse di Viale Mazzini fino a 450 milioni di euro, secondo le stime più diffuse. Una parte dei proventi, pari a 150 milioni, servirà per rispondere alla richiesta di spending review del Governo.
Ma a chi potrebbero fare gola le 2.400 torri di RaiWay? Le opinioni che circolano sono varie. Secondo alcuni, le torri di trasmissione potrebbero interessare soggetti interessati a investire su impianti trasmissivi in ottica di trasmissione globale convergente. Ad esempio, un soggetto potenzialmente interessato potrebbe avere le caratteristiche di Arqiva, provider britannico di infrastrutture di trasmissione che fornisce capacità a broadcaster e operatori mobili nel Regno Unito. Un fornitore globale di capacità trasmissiva, che la cederebbe sul mercato non solo ai broadcaster del digitale terrestre, ma anche alla radio e al broadband mobile.
Altri analisti nei mesi scorsi avevano indicato in Ei Towers, controllata da Mediaset attraverso Elettronica Industriale, il naturale acquirente di RaiWay. C’è da dire che nel frattempo lo scorso mese di aprile la stessa Ei Towers ha ceduto il 25% del capitale, incassando 283,5 milioni a fondi esteri. Un interesse internazionale per le infrastrutture italiane sembra quindi esserci. Non è quindi da escludere che anche per RaiWay si facciano avanti fondi internazionali di investimento “long lasting”. Più difficile al momento sembra l’impegno di un partner industriale forte, tanto più che Cairo dopo il beauty contest e l’acquisto di un mux (Lotto L1) a giugno ha siglato un accordo do fornitura con Ei Towers.
Dal punto di vista tecnologico, le torri di RaiWay sono perfette per la cosiddetta “banda terza” per la trasmissione in Vhf, ad oggi soltanto parzialmente utilizzata. Diverse le opinioni degli esperti anche per quanto riguarda la possibilità di utilizzare gli impianti di RaiWay per la trasmissione Tlc. Da un lato, c’è chi sostiene la possibilità di riutilizzare gli impianti per il mobile, altri invece pensano che non sarebbe semplice convertirli per la trasmissione a banda larga.
Dal punto di vista operativo, il cliente principale di RaiWay è la Rai, che contribuisce per l’83% ai ricavi della società, che ha chiuso il 2013 con un giro d’affari di 219,2 milioni di euro, in calo del 2,4%. RaiWay è legata ad un unico grande contratto, quello con la casa madre che detiene i Mux.
Il nuovo assetto del servizio pubblico – si aspetta l’esito della consultazione pubblica – e le strategie future di Viale Mazzini rappresentano quindi un aspetto decisivo per fissare un giusto prezzo per RaiWay. La pensano così alcuni osservatori, secondo cui il timing della quotazione sembra poco tempestivo e l’operazione sarebbe quindi complicata dal quadro di incertezza in cui si trova la Rai.