Combattere il digital divide delle aree rurali nel Regno Unito raddoppiando i limiti di altezza delle torri di trasmissione mobile, che nelle campagne inglesi potrebbero ben presto passare dagli attuali 10 metri a 25 metri. Lo scrive il Financial Times, precisando che la proposta del ministro delle Finanze George Osborne è finalizzata a modificare i limiti di altezza delle torri ed è stata inserita nel Bilancio 2016 dello Stato. La misura prevede inoltre semplificazioni burocratiche non da poco, come ad esempio la possibilità di installare torri alte fino a 20 metri in aree protette della campagna inglese senza la necessità di permessi preventivi.
Osborne chiede quindi una “maggior libertà e flessibilità nella realizzazione di infrastrutture mobili”, compresa “la riduzione dei vincoli di pianificazione”.
Per il Sottosegretario all’Edilizia Brandon Lewis, i cambiamenti normativi sono “vitali per il mantenimento della nostra prosperità economica”.
Ambientalisti e sostenitori della tutela del paesaggio rurale puntano il dito contro il rischio di inquinamento ambientale e deterioramento di alcuni dei più preziosi panorami naturali del paese. Secondo gli ambientalisti, prima di costruire da zero nuove torri è necessario consultare le popolazioni locali e in ogni caso realizzare le nuove infrastrutture a ridosso di costruzioni già esistenti piuttosto che in piena campagna.
D’altro canto, le associazioni imprenditoriali delle aree rurali inglesi hanno accolto positivamente la proposta, dicendo che torri più alte sono benaccette perché migliorerebbero la copertura wireless e la ricezione a banda larga nelle zone periferiche del paese. Secondo le associazioni, un terzo degli utenti mobili che vivono in campagna non riescono ad accedere a tutti e quattro gli operatori del paese, anche se il target di copertura mobile è stato fissato un anno fa al 90% del territorio.
La mossa del Governo inglese arriva nel momento in cui nel nostro paese è in atto un consolidamento nel mercato delle torri mobili. L’idea nel nostro paese riguarda più che altro le torri cellulari, che sono mediamente più basse e meno potenti di quelle televisive, in ottica di copertura wireless più capillare delle aree urbane in chiave “low tower, low power”, piuttosto che sulla valorizzazione delle torri più alte dei broadcaster televisivi in ottica “high tower, high power”. Torri Tv che in futuro, in ottica polo unico, potrebbero virare appunto sul mobile, come in Uk, soprattutto nelle aree rurali.