In attesa della decisione di Telecom Italia sulla cessione delle torri di Inwit, Cellnex ha concluso un’altra acquisizione, come del resto avevano anticipato nelle scorse settimane. Con un investimento di 109 milioni di euro ha acquistato Protelindo Netherlands, filiale del gruppo indonesiano PT Sarana Menara Nusantara, che gestisce 261 siti di telefonia mobile.
Gli spagnoli hanno presentato un’offerta per rilevare le torri di Telecom Italia. Un’altra offerta è arrivata dalla controllata Mediaset Ei Towers.
I due ‘concorrenti’, hanno presentato offerte molto differenti: gli spagnoli, insieme al fondo F2i, sarebbero pronti a rilevare l’intero 45% messo in vendita da Telecom Italia e a procedere poi obbligatoriamente con l’Opa sul resto del capitale. Ei Towers ha presentato un’offerta per una quota inferiore al 30% di Inwit, che escluderebbe l’Opa.
Ma la società italiana, la cui scelta era attesa per fine marzo, ha deciso di sospendere la procedura di vendita della controllata.
Nel corso di una recente audizione in Senato, l’ad Flavio Cattaneo ha spiegato che Telecom sta facendo delle riflessioni sulla strategicità di Inwit, anche al fine di “valutare l’attività delle reti 5G al fine di essere pronti a quelle nuove frequenze”.
Sia Cellnex che Ei Towers hanno fin da subito chiarito che nel frattempo non sarebbero state con le mani in mano, ma avrebbero guardato ad altre opportunità in Europa.
E così è stato.
Cellnex aggiunge dunque al suo portfolio i 261 siti di Protelindo, da cui attende, dopo il consolidamento in Cellnex l’attività dei siti in Olanda, un Ebitda di circa 8 milioni di euro.
“Le 261 torri sono distribuite su tutto il territorio dei Paesi Bassi. L’80% di queste infrastrutture sono situate in aree vicine ai principali corridoi stradali del paese, dato che accentua il loro interesse per l’ubicazione degli impianti degli operatori di telefonia mobile. Il restante 20% è distribuito in zone urbane e rurali. Di rilievo il dato della condivisione dei siti che raggiunge un rapporto di 1,88. Il 75% dei ricavi sono vincolati a contratti in vigore sino al 2028”, spiega la società in una nota.
L’acquisizione, che dovrebbe essere chiusa entro i prossimi due mesi, sarà finanziata attraverso delle linee di credito già esistenti.
Il mercato olandese, che diventa riferimento per il gruppo dopo quello spagnolo e quello italiano, è composto da cinque operatori che gestiscono un totale di 1.500 siti.
Per l’ad di Cellnex Telecom, Tobias Martínez, si tratta di un mercato “con una presenza consolidata di operatori indipendenti di reti di telecomunicazioni, con possibilità di catturare sinergie tra le reti presenti, e integriamo nel nostro portafoglio degli attivi che ci apportano flussi stabili e determinabili a lungo termine.”
La società spagnola, che ha in pancia anche le torri di Wind e Abertis, controlla in Europa un totale di 15.120 torri, tra cui 7.708 in Italia e 7.412 in Spagna (con Cellnex Italia che contribuisce 35% dei ricavi totali)
Nei primi tre mesi del 2016 ha realizzato ricavi per 165 milioni di euro, in crescita del 41% sul risultato dell’anno precedente. L’Ebitda ha registrato una crescita, del 26% anno su anno, a 63 milioni di euro. L’utile netto è cresciuto a 11 milioni di euro rispetto a 8 milioni di euro nel primo trimestre del 2015.
Nello stesso periodo, Inwit ha registrato ricavi per 81,7 milioni di euro (di cui 63,5 milioni dal Gruppo Telecom Italia). L’Ebitda è stato pari a 38,9 milioni di euro, con un margine sui ricavi del 47,6%, e l’utile si è attestato a 23,5 milioni di euro.